di Gianni Giardinieri
Terminata la sessione invernale del calciomercato (a memoria la più intensa di sempre), la Ternana si ritrova alla vigilia della delicatissima sfida contro il Como, per un ‘testa-coda’ che si profila come un match tra due compagini con obiettivi completamente diversi: i lariani per agganciare il ‘carro’ promozione e le Fere intenzionate a guadagnare più punti possibili per una salvezza all’ultimo tuffo. Di seguito le dichiarazioni di mister Breda alla vigilia del match (sabato 3 febbraio, ore 16.15, stadio ‘Liberati’).
Rosa rivoluzionata
«È come se subentrassi, nel senso che con tutti questi calciatori la rosa è cambiata nelle caratteristiche. Potenzialmente penso siamo diventati più forti. Vero che non ci sono più certe dinamiche e quindi, forse per la prima volta, tante uscite non dipendono dalla società ma da scelte dei calciatori. Dobbiamo, tutti, ripartire da zero o quasi, mantenendo intensità e voglia di lavorare. Da un punto di vista tattico qualcosa cambierà. Dobbiamo ripartire dalla partita con il Cittadella, perché quella di Venezia per me é ingiudicabile. Dobbiamo trovare subito delle soluzioni. Abbiamo provato più situazioni. Con la rosa di adesso ho più varietà».
Luperini
«È un ragazzo che nonostante sia stato esemplare in ogni giorno ed è importante per il nostro gruppo, ha giocato poco. Oggi si è presentato con il sorriso, anche se magari è l’unico che non è stato completamente accontentato, e questo mi rende contento. Tanti nuovi ragazzi sono molto interessanti e ora dobbiamo costruire un vestito su misura per questo nuovo gruppo».
La nebbia di Venezia
«Qualcuno mi ha detto che la regola della visibilità da porta a porta non c’è più. Io personalmente ho chiesto più volte al quarto uomo e mi ha detto sempre che era tutto ok e che il Var funzionava. Non ho mai avuto la sensazione che la società volesse cedere per capitalizzare. Anche io mi pongo la domanda sul perché tanti volessero partire. Per un paio era importante il discorso economico. Per altri magari c’era il fatto che qualcuno si sentiva chiuso. È una situazione anomala quella che è capitata. Penso comunque che del mercato non sia più utile parlare. Dobbiamo creare un’ idea di gioco che sia leader di questo gruppo».
Pereiro e Raimondo troppo soli
«Mi pongo il problema, in effetti. Aramu lo considero un doppione di Pereiro. Fino a Dicembre eravamo molto verticali nello sviluppo dell’azione mentre ora vorrei avere una manovra più articolata».
Dionisi
«Non è stato utilizzato per un discorso di scelte. Sono convinto comunque che ci darà una mano. Il ragazzo lavora e sta bene».
Speranze di salvezza
«Siamo messi meglio di quando sono arrivato, quindi ci credo più di prima. So che è un gruppo che ha un potenziale per esprimere una classifica migliore di quella che ha. Le difficoltà ci sono ma c’è solo da lavorare e soprattutto togliere alibi. Dovremo essere concreti. Io voglio lavorare e trovare soluzioni».
Como
«È una squadra con identità e idee di gioco ben marcate. Non so se si sono rafforzati. Noi abbiamo voglia di fare una grande partita di squadra, sapendo che avremo di fronte una compagine che vuol fare la partita».
Chi è pronto dei nuovi
«Non tutti sono arrivati con lo stesso grado di preparazione. Amatucci e Zoia oggi hanno fatto un ottimo allenamento. Mi sono piaciuti anche come personalità. Ora dovremo far diventare questo gruppo una squadra».
Novità tattiche
«Possiamo lavorare sia con due che con tre mediani e con una o due mezze punte. In B in ogni partita ne esistono almeno quattro o cinque per cui dovremo anche trovare soluzioni alternative».
Espulsione di Favilli
«Stava bene e mi piace molto come approccia il gruppo. Mi dispiace per quello che è accaduto. Lui mi ha detto che non si è reso ben conto di come si è comportato».