Ternana-Cosenza, Breda: «La partita più importante della stagione»

L’allenatore rossoverde torna sulla sconfitta bruciante di Pisa («metabolizzata») e parla del match di sabato contro i calabresi

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di Gianni Giardinieri

Tanti i temi e le curiosità per Ternana-Cosenza, match cruciale per la permanenza in serie B di entrambe le squadre. I calabresi in settimana hanno deciso di affidare la squadra a William Viali, esonerando il tecnico Fabio Caserta (quattro punti nelle ultime cinque partite). Per la Ternana, dopo la cocente ed immeritata sconfitta in quel di Pisa, l’occasione per rilanciarsi e recuperare più punti possibile in classifica. Per i Lupi silani c’è l’assenza importante di Tutino (per lui finora 12 gol in campionato); tra le Fere dubbio in avanti tra Raimondo e Favilli. Di seguito le dichiarazioni di mister Roberto Breda alla vigilia del match (sabato 16 marzo ore 14, stadio ‘Libero Liberati’).

Metabolizzazione della sconfitta ed episodi arbitrali

«Degli arbitri non ho mai parlato. Come forma mentis mi piace lavorare solo su ciò che posso determinare. A Pisa dovevamo fare meglio ed ora dobbiamo proseguire nel processo di crescita collettiva. Abbiamo parlato della fase finale del secondo tempo e di cosa si poteva fare di diverso in occasione del gol. Il gruppo è fantastico perché è curioso e vuole sempre migliorare. La partita scorsa ci ha lasciato l’amaro in bocca ma abbiamo metabolizzato la sconfitta».

Vincere contro il Cosenza

«Non credo sia l’ultima occasione per tirarci su. E’ al momento la gara più importante della stagione ma vedremo solo alla fine quanto sarà stata decisiva. Dovremo essere superiori a tutte le variabili, cambio di guida tecnica, per il Cosenza, compreso».

Dubbi in attacco

«Ho una gerarchia, che però è sempre in discussione. Sulle scelte influiscono tante cose, dalle caratteristiche degli avversari allo stato di salute dei miei giocatori. In più, la gestione della gara nell’arco di tutta la partita. Questo processo non riguarda solo gli attaccanti, ma tutta la squadra».

Viali

«Con Caserta hanno cose e principi in comune, questo magari ci potrebbe dare un piccolo vantaggio».

Sorensen

«Mi ha dato fastidio che si possa pensare che io permetta a qualcuno di darmi la formazione. In questo senso non mi conoscete a fondo».

Esiste il ‘braccino del tennista’

«A Pisa negli ultimi venti minuti abbiamo un po’ smesso di fare quello che avevamo fatto prima. Ci siamo abbassati e concesso un po’, senza tornare ad attaccare. Per tenere alta la squadra è importante non far cominciare bene l’azione avversaria. Sul ‘braccino’ noi siamo fatti per sconfessare i numeri. Prima della vittoria a Cosenza la Ternana non vinceva da 14 partite e abbiamo cambiato questo numero. Ora dobbiamo invertire la tendenza nelle vittorie casalinghe e nella capacità di segnare negli ultimi minuti».

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