La ‘classica’, bianca con bande rossoverdi verticali e due versioni scure: grigio antracite e nera. Le nuove divise da gioco della Ternana stagione 2018/2019 sono state svelate giovedì sera nel corso della presentazione della squadra che si è tenuta allo stadio ‘Liberati’: una delle novità nel corso della serata dedicata alla nuova stagione delle ‘Fere’. Attivata anche la campagna abbonamenti: prezzi invariati – con due eventi in meno – rispetto alla scorsa stagione, fatta eccezione per una lieve riduzione nella categoria Cral/club aziende. Stefano Bandecchi ‘ufficializza’ (uno era già noto) due ricorsi al Tar del Lazio: il primo per un’azione risarcitoria, il secondo per «inficiare» la decisione del Collegio di garanzia del Coni. Vale a dire la richiesta di nullità della sentenza.
Le maglie e il ricordo
Apertura di presentazione dedicata allo svelamento – la società ha dato ampio spazio alle scelte dei tifosi per la selezione – delle quattro maglie ufficiale della stagione. Momenti particolare alle 21.50 quando sono stati ricordati due noti tifosi rossoverdi (coro per Spik alla nord) scomparsi di recente, Renzo Tolomei e Marcello Pardi: applausi dai circa 2 mila supporter sugli spalti. Quindi spazio ai protagonisti con la ‘sfilata’ di tutti i membri del team di via della Bardesca: da chi lavora ‘dietro le quinte’ – il direttore sportivo Danilo Pagni era in questo gruppo, mentre il club manager Paolo Tagliavento era fronte palco – ai giocatori passando per lo staff tecnico. «Siamo pronti – le parole di Luigi De Canio – e non vediamo l’ora di partire. C’è un mix giusto per una squadra vincente: diciamo che in estate poteva andare meglio, c’è stata qualche difficoltà ma alla fine siamo riusciti a centrare un po’ di obiettivi. Vogliamo tornare in B». Tra i calciatori più applaudi ci sono Diakité, Lopéz, Gasparetto e Vantaggiato. Ottima accoglienza per il dirigente calabrese, applausi – seppur qualche tifoso gli abbia ricordato un paio di cose nel passaggio finale vicino i distinti B, ci sono stati anche fischi insomma – per l’imprenditore livornese e il presidente Stefano Ranucci. Applausi per Alessio Foconi e Riccardo Menciotti, ospiti dei rossoverdi nella circostanza: entrambi hanno ricevuto una targa per le imprese sportive portate a termine. A presentare la serata è stato Ivano Mari.
LA GALLERY FOTOGRAFICA DI ALBERTO MIRIMAO
Defendi e Tagliavento. La bandiera del Coni
Abbonamenti, il confronto con l’anno scorso: prezzi invariati con due eventi in meno
Il capitano rossoverde è uno dei tre superstiti – c’è anche Albadoro, fuori rosa – della scorsa stagione: «Ci speravamo per la B, ma ora è passata e dobbiamo pensare a riportare la Ternana in serie B. Sono felice di essere rimasto e lo sarò ancora di più quando raggiungeremo l’obiettivo che ci siamo prefissati». Vede positivo anche il club manager Paolo Tagliavento: «Mi divido tra la sede e lo spogliatoio, e vedo che c’è grande voglia di riscatto. Conterà molto questo aspetto». Ranucci, al di là della punzecchiatura al Perugia e della sottolineatura sulla bandiera del Coni eliminata al ‘Liberati’, ha messo in evidenza di «dover pensare al calcio giocato. Per quel che riguarda il passato abbiamo sbagliato e fatto un disastro sportivo». Da segnalare la presenza del sindaco Leonardo Latini, dell’assessore allo sport Elena Proietti, del vescovo Giuseppe Piemontese, del deputato Raffaele Nevi e del vicepresidente della Regione Fabio Paparelli, definiti «tutti amici» dal dirigente romano per via dell’«aiuto che ci hanno dato» nella battaglia per il ripescaggio. Al Liberati anche il collegio sindacale della società con il presidente Paolo Cesarini e i membri Carmelo Campagna ed Emiliano Barcaroli; ricordato Moreno Gubbiotti, scomparso quest’anno.
Il dietrofront sugli abbonamenti
I prezzi rivisti
Il mantenimento del prezzo degli abbonamenti nonostante la categoria inferiore non è passata inosservata ai tifosi. Diversi i messaggi social di protesta contro la decisione di via della Bardesca. Risultato? Qualche ora e la Ternana ha corretto il tiro, ‘tagliando’ qualcosa rispetto al listino fatto uscire a mezzanotte.
