di S.F.
«Mi piacerebbe restare a vita alla Ternana e magari arrivare in serie A con loro». Pasquale ‘Lito’ Fazio, messinese di nascita e ternano d’adozione, nello scorso novembre – a margine della 100° presenza ufficiale nel match con la Virtus Entella – aveva ben fatto intendere le sue intenzioni rispetto al futuro in rossoverde. La fascia di capitano, la sintonia con la piazza e la famiglia, ternana ‘doc’: un mix perfetto, interrotto però dalla società di via Aleardi. Niente rinnovo e, a malincuore, l’ex capitano delle ‘Fere’ ha cambiato strada. Lo attende il rientro nella ‘sua’ Sicilia, al Trapani.
Addio sofferto Nel 2011 l’arrivo a Terni, da 22enne con poco più di 100 presenze – Andria Bat, Casarano e Igea Virtus Barcellona – tra serie D, C2 e Lega Pro Prima Divisione. Il 16 ottobre 2011 il debutto ufficiale nella vittoria sul Pisa di Pagliari, una settimana dopo il primo gol in rossoverde nel successo ad Avellino e, al termine della stagione la promozione in serie B con Domenico Toscano in panchina. Il resto è storia recente: fascia di capitano, le 100 presenze ufficiali raggiunte – saranno 122 in totale – e una simbiosi completa con la città: «Io ho sempre detto che avrei voluto rimanere, però la società non mi ha mai chiamato da gennaio e anche in questi 40 giorni dalla fine del campionato. Sono state delle scelte e vanno accettate, le strade si sono divise nel peggiore dei modi ed è un peccato. Ho agito di conseguenza e mi sono trasferito al Trapani, si va avanti».
L’apice in rossoverde Gioie e crisi, Fazio fa il resoconto della sua vita calcistica da ‘Fera’: «La vittoria del campionato nella partita con la Reggiana resta il momento più bello per eccellenza, anche perché l’anno precedente la squadra era retrocessa e in estate la composizione della rosa era stata lenta dopo il ripescaggio. Un’emozione indescrivibile, poi ce ne sono stati altri: a livello personale – aggiunge Fazio – il momento più positivo resta la partita di Modena, quando realizzai il gol del pareggio. Ci sono stati periodi negativi, ma una circostanza veramente avversa non la ricordo». Per Fazio tre reti con la casacca rossoverde, tutte – una a Livorno nel 2012 – in trasferta.
La vita ternana Un rapporto in continua crescita con il territorio: «A Terni ho trascorso i quattro anni più belli della mia vita, vivendo la città in ogni suo aspetto: non solo lato sportivo, ma anche – racconta Fazio – la questione Ast e le varie iniziative di beneficenza che facevamo, un bellissimo ricordo. Non rimpiango nulla di quello che ho fatto: ho sempre agito con il cuore, anche quando sono stato chiamato in causa per il sociale».
La speranza La separazione non è stata delle migliori e Fazio ha fiducia sul fatto che, un giorno, possa ritornare a vestire il rossoverde: «Rimarrò un tifoso della Ternana, anche perché mia moglie e mia figlia sono nate a Terni. Spero il meglio per la società e sono sicuro che riuscirà a far bene uscendo da questa impasse momentanea. I tifosi hanno dimostrato il loro calore e affetto anche nei momenti difficili ed è una piazza che non merita di ‘tribolare’ fino alla fine. Mi auguro che non sia un addio questo, ma un arrivederci. Sarà sempre molto legato alla città, ho conosciuto molte persone che mi hanno voluto e mi vogliono bene, di ciò sono felice».
Aiuti tecnici e umani Fazio ha avuto la possibilità di vivere il periodo più bello della gestione Longarini. ‘Disgrazie’ sportive e delusioni avevano caratterizzato le stagioni precedenti al 2011, quando nacque il gruppo vincente: «Devo ringraziare i due allenatori che ho avuto a Terni: Toscano che mi ha dato fiducia in primis e poi Tesser, che ha fatto lo stesso. C’è stato un bel rapporto con entrambi. Normale poi che si leghi più con qualcuno parlando di giocatori: cito Alberto Brignoli, siamo sempre stati uniti nei tre anni trascorsi insieme, l’aiuto reciproco non è mai mancato. Ciò non significa che non sia successo anche con gli altri: nell’anno in Lega Pro mi ricordo che in 12-13 eravamo in gruppo costantemente e ci si voleva bene, un aspetto che è andato sempre in crescendo».
Smantellamento completato Con la partenza dell’ex capitano e il mancato rinnovo di Dianda non c’è più nessun protagonista della cavalcata promozione in serie B: «Triste – commenta Fazio – quando succedono queste cose, alla fine è sempre la società che decide il programma della stagione. Nessuno può dargli torto o ragione».
Ritorno in Sicilia A sette anni dalla parentesi all’Igea Virtus di Barcellona Pozzo di Gotto, Fazio giocherà nuovamente in un club siciliano: «Era parecchio – chiude parlando del futuro – che non succedeva e c’è stata questa possibilità che mi permette di avvicinarmi a casa, pur essendo un fattore che non conta molto. Andrò a vivere un’esperienza a fondo con massimo impegno, come ho già fatto con la Ternana».
Contatto Foscarini Per un tecnico veneto che se ne è andato, Tesser, ce n’è un altro che ammette di essere in corsa per la panchina rossoverde. Con Domenico Toscano ancora bloccato dall’anno contrattuale con il Novara, è l’ex Cittadella Claudio Foscarini ad aver ricevuto chiamate ‘informative’: «Mi hanno solo chiesto che tipo di intenzioni avessi per il prossimo anno e – afferma a umbriaOn – la disponibilità. Ho parlato sia con un uomo vicino alla società sia con il direttore sportivo Cozzella, mentre direttamente con la proprietà Longarini no. Nell’ultima settimana però non ho sentito più nessuno, per cui non lo so, so che giovedì c’è stata la presentazione del CdA. Sicuramente – conclude – terrei in considerazione la chance di allenare la Ternana».