Ternana, gradone giù: «Ecco che si può fare»

Cedimento in curva sud durante il derby, il dirigente comunale Pierdonati: «Strutture con armatura leggera, era già successo. Nessuna chiusura temporanea del settore»

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Il punto di cedimento

di S.F.

Impianto obsoleto e con un certo grado di anzianità, nessuna novità. D’altronde il ‘Libero Liberati’ di Terni, tra un paio d’anni, taglierà il traguardo dei 50 anni dalla prima gara ufficiale – un incontro di coppa Italia con la Roma terminato a reti inviolate – disputata nell’agosto del 1969: il cedimento di un gradone in curva sud, durante il 91° ‘Derby dell’Umbria, è un segno tangibile in tal senso. Fatto da non sottovalutare e la Ternana si è già mossa per cercare di capire come evitare repliche o problemi peggiori in futuro. Il dirigente comunale del dipartimento lavori pubblici, Renato Pierdonati, sottolinea un paio di aspetti: «Struttura prefabbricata ‘leggera’, con il trascorrere del tempo può accadere ed è già successo in passato. Ma ciò non può portare a nessuna chiusura temporanea del settore».

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La curva San Martino

Via della Bardesca in azione Nessun ferito, bene così. Fatto sta che per la Ternana – diversi gli interventi effettuati dall’avvento della nuova società, la strada è ancora lunga tuttavia – è tempo di fare il punto della situazione: «Dopo – la nota ufficiale rossoverde – il sopralluogo e la verifica, la società si è attivata per eseguire i lavori nel più breve tempo possibile. Nel frattempo si è anche proceduto ad uno screeening complessivo della struttura e si interverrà ovunque sia necessario». In soldoni si potrebbe procedere alla sostituzione dei singoli ‘pezzi’, come spiega Pierdonati.

«Già era successo» Il dirigente – nell’estate 2016 aveva spiegato che c’era in corso la pratica per rinnovare l’idoneità statica della struttura – in primis mette in evidenza che si tratta di «un elemento di prefabbricato, non è la prima volta che c’è un cedimento. Una serie furono sostituiti diversi anni fa. Non è un cedimento strutturale. Non è per sminuire, chiaro, una persona può rimanere ferita».

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Ha ceduto un gradone al terzo piano della curva sud

Il gradone: «Armatura leggera» Tutto normale dunque? No, ci mancherebbe. Il dirigente tuttavia fa notare che, di per sé, l’elemento coinvolto non è proprio il massimo a livello di tenuta. Specie dopo decenni: «Sono strutture con armatura leggera e superficiale. Con il tempo l’umidità provoca la ruggine e la ruggine mangia il ferro, provocando queste situazioni. Con il tempo possono cedere. In termini assoluti è difficile da prevenire, un margine di rischio c’è sempre. Occorre controllare bene, ecco».

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Lesioni e sostituzioni Cosa significa dunque «eseguire i lavori nel più breve tempo possibile?». Pierdonati evidenzia che «ci sarà da vedere se è solo da sostituire quel pezzo o, al termine del check, si notano altri problemi. Può capitare all’improvviso oppure vedere qualche lesiona piccola e intervenire, occorre una visita seduta per seduta. Sono elementi puntiformi che vanno visti e curati. Sottolineo che non c’entra nulla con il collaudo decennale da fare».

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Gradoni ai distinti B

«Niente chiusura» Insomma, in definitiva un cedimento da tener d’occhio nella giusta misura: «Non può provocare – aggiunge il dirigente – la chiusura temporanea del settore se la Ternana, una volta fatto lo screening, si assume la responsabilità di dire che non ci sono pericoli o rischi. Tutto il terzo livello è fatto di questi gradoni e sono parecchi. Magari saranno individuati tre-quattro situazioni a rischio e in quel caso si procederà con la rimozione. Quindi l’acquisto di nuovo materiale e il riposizionamento. Dico – conclude – che domenica ha ceduto un gradone sulle diverse centinaia che ci sono in tutti i settori dello stadio, 1 su 500: la Ternana può anche decidere di sostituirli tutti con un bell’investimento, ma servono delle attente valutazioni». Lavoro per il presidente Stefano Ranucci, atteso giovedì pomeriggio in seconda commissione consiliare per dare delucidazioni sulla convenzione quinquennale con il Comune.

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