Ternana, il bilancio di un girone. Più punti con meno attaccanti: quell’equilbrio perso

Le Fere hanno chiuso l’andata a 26 punti. L’anno scorso erano 23 ma con una posizione peggiore. Obiettivo playoff

Condividi questo articolo su

di Gianni Giardinieri

Con la pesante sconfitta in quel di Frosinone, la Ternana, insieme alle altre 19 partecipanti al campionato di serie B 2022/2023, ha terminato il girone di andata. È tempo quindi di un primo bilancio, sia in generale che per la formazione rossoverde in particolare.

Fere a confronto

Nella scorsa stagione l’ex tecnico Cristiano Lucarelli condusse i suoi al giro di boa con 23 punti, soltanto 3 in meno rispetto agli attuali 26 con i quali la Ternana ha chiuso il girone di andata quest’anno. Magro l’incremento di punti ottenuto in termini assoluti mentre è più gratificante in termini di classifica: lo scorso anno la Ternana chiuse in decima posizione, insieme al Parma. Quest’anno invece arriva alla sosta con l’ottava posizione in classifica, ma soprattutto con l’occupazione provvisoria dell’ultimo posto utile per i play off. E proprio guardando a quest’ultimo dato va segnalato che al termine della stagione 2021/2022 fu il Perugia a meritarsi il tagliando dell’ottava classificata, raggiungendo i 58 punti complessivi. Potremmo quindi dire che se la Ternana vorrà raggiungere il traguardo degli spareggi, dovrà fare un girone di ritorno da almeno 32 punti, 6 in più di quanti fatti finora, al netto della considerazione che ogni stagione fa storia a sé.

Le ultime due stagioni in generale

La scorsa stagione il girone di andata si concluse con Pisa e Brescia rispettivamente prima e seconda con 38 e 37 punti mentre quest’anno a guidare la classifica sono Frosinone e Reggina, con 39 e 36 punti. In alto quindi nessuna grande differenza, mentre è nei bassifondi della classifica che appare evidente una forte differenza: quest’anno la quart’ultima, il Venezia, ha chiuso il girone a 20 punti, mentre lo scorso anno il Cosenza ne aveva 16. Ancor più significativo il fatto che le ultime tre avevano soltanto 11, 8 e 7 punti (rispettivamente Crotone, Pordenone e Vicenza) mentre le attuali ultime tre veleggiano a 19 punti (Cittadella e Perugia) e 17 (Cosenza). In altre parole, lo scorso anno le ultime quattro si staccarono subito (ed in effetti retrocessero tutte, il Cosenza fu poi ripescato) mentre in questa stagione la lotta per la salvezza è decisamente più combattuta.

Con tre giocatori offensivi si fanno più punti

Tornando alle Fere, significativa anche l’indicazione che i numeri forniscono in ordine al numero di giocatori ‘offensivi’ schierati. Ben 20 punti sui 26 totali sono stati ottenuti schierando una formazione titolare composta da soli tre giocatori offensivi, ricomprendendo con questo termine due ‘sottopunte’ o trequartisti e una punta centrale. Nello specifico ha sembrato funzionare molto bene, almeno in termini statistici, l’idea di Lucarelli di schierare Palumbo sottopunta accanto a Partipilo, lasciando quasi sempre a Favilli l’onere di far gol (4-3-2-1). Con dietro un centrocampo muscolare e dedito alla fase difensiva. In generale ha funzionato l’idea di utilizzare i tre giocatori più talentuosi della squadra alternandoli per due posti (Palumbo, Falletti e Partipilo). Quando invece la Ternana è stata schierata con quattro giocatori offensivi, come ad esempio a Frosinone (4-2-3-1 con Palumbo, Falletti, Partipilo e Favilli contemporaneamente in campo) i risultati non sono stati altrettanto buoni, avendo portato solo 6 punti sui 26 totali. La Ternana vista con uno schieramento più accorto e un baricentro più basso dava l’impressione di aver trovato più equilibrio, e i numeri sembrerebbero confermarlo. Sarà compito di mister Andreazzoli (votato ad un calcio più offensivo) decidere quale strada scegliere.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli