Ternana in ginocchio, settimana chiave

L’effetto De Canio non c’è, nuovo ko. Dietro corrono, ora in sequenza Venezia e Cremonese: reazione immediata o serie C vicina. Defendi si aggrappa alla matematica

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Bandecchi al termine del match contro il Bari

«Tornerete, tornerete in serie C». Il coro è dei tifosi del Bari al termine del successo a Terni e a sentirlo per bene è stato Stefano Bandecchi, rimasto solo per qualche istante – tribuna ‘distinti’ A, a una decina di minuti dal triplice fischio di Marinelli – prima di scendere negli spogliatoi e avere un confronto con squadra e Luigi De Canio. Una sconfitta figlia degli ormai ordinari errori individuali e che avvicina ulteriormente le ‘Fere’ alla retrocessione: «Mancano tot. punti e tot. partite, crediamoci», il refrain di uno dei periodi più neri dal ritorno in B. Si assottiglia la speranza, aumenta in piazza uno spirito di rassegnazione. E il capitano Marino Defendi inizia a parlare di matematica. Nuovo, brutto e inevitabile segnale: in arrivo una settimana chiave per mantenere in vita le già residue chance di mantenimento della categoria: si inizia venerdì sera da Venezia, poi la Cremonese dell’ex Tesser.

LA PARTITA DEL LIBERATI: HENDERSON E MARRONE INCHIODANO LE FERE

Luigi De Canio

Il poker di sconfitte consecutive relega la Ternana a -4 dall’Ascoli penultimo, a due gare di svantaggio dal Cesena quart’ultimo e nove punti dalla Salernitana, la squadra che occupa la prima posizione utile per la salvezza diretta. Una situazione molto simile rispetto a quella che si trovò in mano Fabio Liverani nel marzo dello scorso anno e i rossoverdi, per avere chance di permanenza nel torneo cadetto, hanno bisogno di iniziare a viaggiare su una media punti quantomeno non inferiore all’1.7. Mai dire mai, ci mancherebbe, e non c’è miglior testimonianza dell’annata 2016-2017 per affermarlo. C’è tuttavia un doppio problema di fondo che non può non lasciare del pessimismo: la qualità di base della squadra – e se due tra i migliori del girone d’andata vanno in tilt, Paolucci e Plizzari, c’è poco da fare – e l’atavica questione degli abbagli individuali che condannano la squadra. Vanno di pari passo, una dipende dall’altra. E in tal senso lo spazio di manovra del tecnico lucano non è di certo esteso.

DE CANIO RESTA FIDUCIOSO: LE PAROLE NEL POST PARTITA

Il gol di Marino Defendi

De Canio ha provato a dare una maggior organizzazione – evidente che le poche ore a disposizione per preparare le tre gare ravvicinante non possano sortire chissà quali effetti – alla squadra, riuscendoci in parte. La Ternana ha mostrato una certa compattenzza nel tenere le linee e coprire le aree di gioco, tuttavia è mancata la capacità di effettuare transizioni offensive efficaci: male Statella nella gestione della palla, spaesato Tremolada nel ruolo di mezz’ala e per Montalto i palloni giocabili sono stati davvero pochi. La sensazione è che il Bari abbia portato a casa l’intera posta in palio senza strafare, approfittando delle immancabili amnesie rossoverdi.

MARINO DEFENDI: «FINCHÉ NON CI CONDANNA LA MATEMATICA CI CREDIAMO»

Andrea Paolucci, fatale errore nel primo tempo

Il calendario non favorisce Devastante per le ‘Fere’ il trittico Cesena-Virtus Entella-Brescia per la classifica. La Ternana non è stata in grado di garantirsi alcun punto nei match salvezza e da qui al termine della stagione restano da disputare gli incontri con Ascoli, Pro Vercelli, Avellino e Novara, tre dei quali fuori dalle mura amiche: nelle restanti gare i rossoverdi di De Canio dovranno affrontare tutte le ‘top’ del campionato fatta eccezione per Empoli e Bari. Valjent e compagni devono ancora vincere la prima gara del girone di ritorno, unica formazione ad essere rimasta bloccata a quota zero. Da segnalare che intanto c’è stato l’avvincendamento tra Roberto Borrello ed Ezio Brevi nel ruolo di vice del trainer di Matera.

GUARDA IL RACCONTO FOTOGRAFICO DI ALBERTO MIRIMAO

La classifica del girone di ritorno

Defendi e la matematica Il centrocampista lombardo ha già vissuto quest’esperienza lo scorso anno e sa quanto è difficile ripetere una scalata del genere. Soprattutto con una squadra meno forte sia a livello fisico che tecnico, senza considerare il pessimo ruolino negli scontri diretti. Ed ecco che si fa larga una delle ‘classiche’ frasi in un contesto del genere: «Finché la matematica – ha commentato l’ex Bari – non ci condanna, noi crediamo nella salvezza. Questo è poco ma sicuro, di certo vanno limitati gli errori commessi: serve essere più concentrati dal 1° al 90° minuto. Ogni volta che concediamo ci puniscono. Dobbiamo migliorare su questo. Essere più incisivi con gli arbitri? Non – risponde in merito all’episodio dal quale è scaturita la seconda marcatura pugliese, con l’irregolare corner di Henderson – è più il calcio di venti anni fa, adesso bisogna sempre cercare di portare rispetto alla terna. E una volta che fischia non è che si possono cambiare le decisioni». Domenica mattina tutti in campo per preparare la sfida ai ragazzi di Filippo Inzaghi: non sbloccarsi contro i lagunari e la Cremonese sarebbe davvero catastrofico per un morale già a terra e una classifica ampiamente compromessa.

Silvio Paolucci

Bene la ‘Primavera’ a Foggia Chi invece naviga in acque migliori è l’under’ 19 rossoverde che, a Foggia, ha vinto per 3-2 sotto la guida tecnica – momentanea – di Silvio Paolucci. Le ‘Ferette’ si sono imposte in terra pugliese con le marcature di Castelletti, Mazzarani e De Paoli; nel prossimo turno Argento e compagni ospiteranno l’Avellino.

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