di S.F.
Chiuso González e con Cedric Gondo atteso nelle prossime ore, per Guglielmo Acri è tempo di stringere per i centrocampisti che andranno a completare il reparto mediano rossoverde. E se rimangono battute le piste che portano a Nicola Rigoni e Manuel Coppola, nelle ultime ore sembra in ascesa il nome di Fabrizio Paghera della Virtus Lanciano. Intanto mercoledì pomeriggio l’uruguaiano ha svolto il suo primo allenamento in gruppo.
Il cerchio si stringe Alla fine, gira e rigira, il problema – spesso e volentieri – che si frappone tra la Ternana e l’acquisto di giocatori riguarda il ‘salary cap’: ostacolo superabile nelle trattative per i più giovani e senza trascorsi di lunga data in serie B, diverso il discorso se c’è da intavolare operazioni con calciatori di valore ‘certificato’ e d’esperienza. Come può essere il caso di Coppola, pronto a liberarsi dal Catania per accasarsi in una piazza che gli consenta di disputare il torneo cadetto. Meno problematica, ma comunque di tempistiche lunghe, quella relativa a Rigoni, in uscita dal Chievo Verona: sullo sfondo restano poi i nomi di Della Rocca, Laner – entrambi però molto poco in campo nelle ultime due stagioni, specie l’altoatesino – e lo svincolato Cazzola.
Paghera in arrivo? E in arrivo, stando all’indiscrezione lanciata dal giornalista Sky Gianluca Di Marzio giovedì mattina, ci sarebbe anche il centrocampista 23enne Fabrizio Paghera, in forza alla Virtus Lanciano: il bresciano firmerebbe nella giornata di venerdì un contratto triennale con la società rossoverde. E al di là del discorso relativo al centrocampo, Acri è sempre alla ricerca di un marcatore mancino da mettere a disposizione di Toscano, al momento sprovvisto di un centrale difensivo di piede sinistro. Per Paghera 75 presenze – 62 da titolare – da frentano nelle ultime tre annate in serie B.
Gli ‘Over’ Con l’arrivo di González è salito a 14 – escluso Dianda, ‘bandiera’ – il numero degli ‘over’ attualmente nella rosa rossoverde: a Sala, Masi, Meccariello, Vitale, Falletti, Avenatti e Ceravolo, si sono aggiunti poi Janse, Zampa, Busellato, Furlan, Pisseri, Mazzoni e, appunto l’uruguaiano. Restano pochi ‘slot’ liberi dunque che, a causa delle lacune rimanenti, giocoforza saranno utilizzati per i centrocampisti e, magari, un difensore.
L’allenamento ‘Fere’ al lavoro nella mattinata di giovedì al ‘Taddei’: ancora out Dugandžić – risentimento muscolare all’adduttore – e Luigi Vitale, colpito da un lieve affaticamento muscolare. Unica seduta anche venerdì per i ragazzi di Toscano, che si alleneranno sul terreno dell’antistadio a partire dalle 17.30.
Leadership Intanto però Toscano può godersi il nuovo innesto difensivo. Capitano per una stagione del Peñarol e ad un passo dal proclamarsi campione sudamericano nel 2011 – 2-1 tra andata e ritorno con il Santos di Neymar e Ganso – con la maglia degli aurinegros, González sarà il terzo uruguaiano nella rosa rossoverde: «La trattativa è stata velocissima, in due giorni abbiamo risolto. Mi sento bene a livello fisico pur essendo un po’ indietro rispetto alla preparazione degli altri, però sono a posto e mi sono allenato molto bene con il Verona. Voglio giocare e continuare a crescere in Italia, per avere la chance di diventare un grande giocatore». González è sceso in campo anche a fianco di Montero, negli ultimi anni di carriera dell’ex Juventus: «Magari potessi fare metà di ciò che ha fatto lui», commenta scherzando l’ex Cagliari. Che, a differenza del celebre connazionale, non è mai stato espulso con un rosso diretto: «Solo una volta, ma per doppio giallo».
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Marcatore ‘duro’ Di che pasta è fatto lo ha capito subito Fabio Ceravolo. In allenamento, nella partitella conclusiva, González ha fatto ‘assaggiare’ subito il tacchetto alla punta locrese e, anche nel torello iniziale, un paio di affondi in tackle non sono mancati: «Non mi piace dire cosa posso o non posso fare. Comanda il campo e deciderà lui, i tifosi vedranno cosa sono in grado di fare. Ho avuto tantissimi allenatori e giocato in molti schemi, mi adatto alle esigenze, però mi sento un centrale puro, marcatore. Qua in Italia per un motivo o per l’altro sono stato schierato diverse volte da terzino destro». Un González che ha avuto la chance in carriera di condividere lo spogliatoio con campioni di prima fascia quali Cavani e Suárez, nella selezione ‘Under’ 20.
Vecchie conoscenze Due volte Avenatti e tre Falletti. Il centrale uruguaiano ha affrontato in più riprese nella Primera División i due rossoverdi arrivati nel 2013: «Come giocatori li conoscevo avendoci giocato contro, personalmente no. Siamo pochi in Uruguay – scherza González – ma non è che ci conosciamo tutti. Mi sono integrato bene con loro, sembra che siamo insieme da una vita: una delle ragioni per cui sono qua è perché noi uruguaiani, all’estero, siamo molto uniti. Ho trovato dei ragazzi abbastanza giovani, qualcuno – aggiunge sorridendo – un po’ meno e ho notato un forte spirito di lavoro. Si può far bene». Poi scende brevemente nel dettaglio sugli incroci con la punta delle ‘Fere’: «Alto Felipe, ma non gli feci toccare palla all’epoca».
L’opportunità Il giocatore di Montevideo conclude parlando dell’obiettivo che ha nel vestire la casacca rossoverde: «Passo dalla serie A alla B: può sembrare un passo indietro, ma non lo è, anzi. Per quel che mi riguarda è un salto in avanti perché la Ternana mi ha dato l’opportunità di rilanciarmi e devo riuscirci».