Ternana, tifosi delusi: ‘tessera’ per Livorno

Al ‘Picchi’ sarà valido solo il ‘Porta due amici allo stadio’

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Il sogno era quello di poter vivere finalmente una trasferta ‘libera’, senza restrizioni. Un sogno accarezzato solo per 24 ore, poi l’amaro ritorno alla realtà: anche per seguire la squadra al ‘Picchi’ sarà necessaria la fidelity card o la tessera del tifoso. Una doccia gelata per il pubblico di fede rossoverde della ‘Curva Nord’, che già aveva pianificato tutto nei minimi dettagli.

L’illusione In un primo momento il Livorno aveva concesso la possibilità di acquisto del tagliando anche ai non possessori della tessera del tifoso. Poi il contro ordine: al ‘Picchi’ solamente tramite la fidelity card. Delusione e scoramento per i tifosi della ‘Nord’, pronti a partire in massa per la vicina trasferta ‘amica’ toscana. Quindi l’ultima, definitiva, modifica: sì alla vendita per i non tesserati, ma solo in associazione con l’iniziativa ‘Porta due amici allo stadio’. Un possessore della card potrà dunque, garantendo per loro, portare con sé due tifosi non ‘fidelizzati’. Una decisione che tuttavia non soddisfa.

Una sconfitta per tutti «I primi siamo noi, che – si legge nel comunicato della ‘Curva Nord’ – dopo 5 anni avevamo riassaporato la possibilità di tornare in trasferta, quelle sensazioni essenza dell’essere ultras che sono state deturpate da troppo tempo. Ne esce sconfitto lo Stato, che da prima con fare meramente propagandistico emana leggi che poi per evidenti discrasie giuridiche è costretto a modificare furtivamente e che poi non è in grado di gestire. Ciò desta preoccupazione in quanto se questo accade per il calcio figuriamoci per cose ben più importanti per la vita quotidiana di ogni singolo individuo. Sconfitto – proseguono – ne esce anche il mondo del pallone che viene ancora una volta defraudato del suo aspetto più goliardico e passionale: i tifosi, il tifo e le trasferte. Deve essere chiaro a tutti in fine, che la nostra battaglia non finisce qui, anzi comincia».

Ingenuità Tutto concordato tra Livorno e Ternana, senza però aver fatto i conti con le normative dell’Osservatorio. Dietrofront improvviso dei labronici e trasferta saltata per i supporter della ‘Nord’: «Il ‘Porta un amico’ è stato attuato – fa sapere la società di Via Aleardi – lunedì sera e, nello stesso giorno, la vendita dei biglietti è partita. Fino a quel momento era stato acquistato solo un tagliando per il settore ospiti quindi grandi problemi non ci dovrebbero essere in tal senso. C’è stata questa leggerezza nel fare la comunicazione repentina sulla modalità di acquisto per il settore ospiti senza avere la disponibilità dell’Osservatorio. C’era invece quella delle squadre e di entambe le questure».

La mancanza A far saltare tutto l’articolo 2 della task-force sul ticketing: «Per ‘liberare’ la trasferta serve la progettualità a scopo – un unico precedente, tra Sampdoria e Verona – benefico o solidale, e la richiesta deve essere inoltrata almeno quindici giorni prima della gara. Non c’erano le tempistiche, c’è stato un vizio di forma nonostante l’ok di società e questure. Il Livorno lo ha comunicato e la risposta è stata negativa. Sarebbero servite delle deroghe alla legge, poi per dare più ampio respiro possibile hanno optato per il ‘Porta due amici allo stadio’. Siamo riusciti ad arginare un po’ le cose, purtroppo i ragazzi della ‘Curva Nord’ hanno pagato lo scotto di questa cosa»

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