di Simone Francioli
Gruppo Rocca, Norda, Sangemini. Il futuro della Ternana Calcio potrebbe essere legato a questo trittico. Perché in estate, o anche prima, Edoardo Longarini potrebbe cedere la società dopo oltre dieci anni da patron delle ‘Fere’.
L’offerta decisiva e che avrebbe pareggiato le richieste del patron Longarini sarebbe quella presentata da Gianfelice Rocca, imprenditore e presidente del gruppo industriale Techint. Di cui fa parte anche la Tenaris Dalmine di Bergamo, controllata dalla famiglia Rocca e leader mondiale nella produzione di tubi in acciaio senza saldature. Gianfelice Rocca, secondo la classifica ‘The World’s Billionaires’ stilata da Forbes, è attualmente al 291° posto – 8° in Italia – nella classifica degli uomini più ricchi al mondo, con un patrimonio di oltre 5 miliardi di dollari.
L’intreccio Norda A fare da ‘intermediari’ nell’operazione sarebbero i fratelli Massimo e Stefano Pessina, proprietari del gruppo Norda-Gaudianello – due rami, uno immobiliare e l’altro legato all’estrazione e imbottigliamento di acqua minerale, la Sangemini in questo caso, presa in affito nel 2014 – interessati a muoversi nel ternano per la ‘Città della salute’. Ed ecco che nasce l’intreccio: contatto con il gruppo Rocca, opera di ‘convincimento’ per l’acquisizione della Ternana e, in caso di esito positivo, lo sponsor Norda-Sangemini sulle maglie dei rossoverdi nella prossima stagione. Una trattativa, a quanto pare, in fase molto avanzata.
L’obiettivo industriale Il Gruppo Rocca proprietario della Ternana. Non sarebbe coinvolto solo il lato calcistico: gli imprenditori lombardi sarebbero interessati alla piastra logistica di Maratta, per aprire un centro di stoccaggio e smistamento nella zona industriale. In tal senso i contatti con il Comune di Terni sarebbero già partiti da tempo.
