Terni: 1,2 milioni per 18 posti in intensiva. Ma serve più personale

Ancora un contributo straordinario della Fondazione Carit. Soluzione logistica al vaglio ma serviranno figure subito utilizzabili

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Un contributo importante, l’ennesimo, da parte della Fondazione Carit in favore della sanità ternana ma anche regionale, visto l’andamento dell’emergenza e le esigenze del periodo. Il consiglio di amministrazione presieduto da Luigi Carlini ha infatti stanziato 1,2 milioni di euro per la realizzazione di un’area di terapia intensiva annessa all’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ di Terni di 18 posti letto e l’acquisto di strumentazioni, macchinari ed attrezzature indispensabili ai reparti di degenza Covid.

Le ipotesi e il nodo

Lecito chiedersi, di fronte a un passo del genere, dove verranno realizzati i 18 posti letto di rianimazione aggiuntivi e, soprattutto, con quale personale verranno gestiti. Le ipotesi sono quelle dell’ex Milizia, di fronte a piazzale Tristano di Joannuccio, ma anche uno spazio contiguo al blocco centrale. A prescindere dalla soluzione logistica, considerando che per 18 posti servono almeno 8 rianimatori e che il personale attuale è più che provato dall’emergenza in atto, il vero nodo è forse rappresentato dal reperimento di figure subito utilizzabili e capaci. Questione che prescinde, forse, dalla generosa donazione della Fondazione Carit, ma che, al tempo stesso, la riguarda direttamente. E su cui il territorio si attende risposte chiare.

SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON

Luigi Carlini

Il nuovo aiuto

Una cifra, quella messa a disposizione da palazzo Montani Leoni, che sarà utile anche per l’acquisto di strumentazioni, macchinari ed attrezzature indispensabili ai reparti di degenza Covid dell’azienda ospedaliera: «Il dettaglio dell’intervento – sottolinea la Fondazione – da realizzare e la tipologia di strumentazioni da acquisire saranno stabiliti dalla direzione del ‘Santa Maria’ di Terni e dalla presidenza della Regione Umbria, in considerazione del piano emergenziale di immediata applicazione che sarà definito congiuntamente al fine di ampliare la capacità di risposta extra rete tradizionale ospedaliera in termini di terapie intensive e degenza».

Risposte rapide ed efficienti

Luigi Carlini, presidente della fondazione Carit, evidenzia che «questo intervento in favore dell’ospedale di Terni si aggiunge a quello già deliberato il 9 marzo 2020, per complessivi 1,5 milioni di euro, con il quale si è fatto fronte alla prima fase di emergenza Covid-19. Per fronteggiare e potenziare la risposta alla II fase di emergenza la fondazione ha messo in campo sinergie e collaborazioni con la Regione dell’Umbria e con l’azienda ospedaliera al fine di indirizzare al meglio le risorse per far fronte alle maggiori criticità che si stanno presentando nel territorio, permettendo alla struttura sanitaria cittadina di dare risposte rapide ed efficienti all’evolversi della situazione epidemiologica».

Il plauso dei consiglieri leghisti

«Il nostro convinto plauso e la nostra gratitudine vanno a tutti i membri della Fondazione Carit di Terni, al suo consiglio di amministrazione e al suo presidente, Luigi Carlini, che anche in questa occasione hanno dimostrato una sensibilità non comune, non facendo mancare il loro apporto fondamentale e non affatto scontato, alla comunità ternana». Così la nota del gruppo consiliare della Lega al Comune di Terni. «La fondazione bancaria – aggiungono i leghisti – dopo i quasi 2 milioni di euro erogati per far fronte all’emergenza in primavera, metterà infatti a disposizione dell’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’, altri 1,2 milioni di euro per realizzare un’area di terapia intensiva di 18 posti letto e per l’acquisto di strumentazioni, macchinari ed attrezzature indispensabili ai reparti di degenza Covid. Diamo il nostro convinto appoggio a chi investe sul territorio, non soltanto a carattere culturale, ma, come in questo caso, a chi dimostra vicinanza in una situazione difficile, tutelando e ponendo il focus sul valore della salute, bene comune fondamentale ed imprescindibile, che deve essere garantito sempre».

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