Orologi astronomici a Terni: «Non si ha traccia del montaggio»

A novembre l’annuncio dell’iniziativa da parte dell’assessore Masselli per il risparmio energetico. Filipponi: «Manca l’atto amministrativo che li regolamenta»

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Cinquecento orologi astronomici ‘Perry manual’ per il risparmio energetico a Terni. Questo l’argomento sul quale il capogruppo del Pd Francesco Filipponi alza la voce a due mesi di distanza dall’annuncio dell’esecutivo Latini, motivo? La mancata installazione.

Risparmio energetico, il Comune di Terni installa orologi astronomici

L’obiettivo per 75 mila euro

L’assessore Orlando Masselli nel lanciare l’iniziativa aveva parlato di un «provvedimento straordinario di predisposizione per l’abbattimento dei consumi mediante strumenti che consentiranno una rimodulazione degli orari di accensione con gestione affidata ad Asm Terni». Filippo, ricordando della promessa di acquisto di 500 orologi astronomici ‘Perry manual’ su quadri di comando dell’illuminazione pubblica, sottolinea che «ad oggi nonostante l’amministrazione non possa cambiare contratto di fornitura elettrica fino almeno ad aprile 2023, e nonostante gli aumenti questi si astronomici non si ha traccia del montaggio degli orologi. L’installazione con almeno due mesi di ritardo rispetto all’annuncio servirebbe per l’abbattimento dei consumi mediante strumenti che consentono una rimodulazione degli orari di accensione. Finora il miglioramento tecnologico mediante l’installazione di corpi illuminanti a led, tramite i fondi di Agenda Urbana ottenuti dall’amministrazione precedente non si ha traccia di operazioni concrete tese ad un vero risparmio. Non si ha notizia di provvedimenti straordinari volti a diminuire i consumi elettrici dell’illuminazione pubblica, che incidano sul regime di funzionamento orario della rete così da diminuire i kWh consumati. Nonostante gli allarmi sulla previsione di sforamento di almeno due milioni di euro per le bollette, non si è ancora fatto fronte al problema. Il bilancio preventivo dovrà – conclude – essere chiuso quanto prima stante la scadenza del 31 marzo e c’è l’imminenza delle elezioni amministrative, non si può rinviare il problema a chi verrà dopo. Ad oggi possiamo solo prendere atto che gli orologi astronomici non sono stati montati perché manca l’atto amministrativo che li regolamenta».

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