Nell’ottobre del 2013, quando aveva 18 anni, aveva apostrofato in malo modo («A zozzoni») gli agenti della squadra Volante di Terni che, vedendo un’auto ferma con due ragazze a bordo, in via del Centenario, si erano sincerati che fosse tutto a posto. Il gesto non era sfuggito alla polizia che aveva poi fermato identificato il giovane – ternano e alticcio – denunciandolo per ingiurie. Giovedì mattina il tribunale di Terni – sentenza di primo grado – ha optato per la ‘particolare tenuità del fatto’ in base all’articolo 131 bis del codice penale, ritenendo il giovane – incensurato e oggi 25enne – non punibile. Respinte le richieste del pubblico ministero e della parte civile. Ovviamente soddisfatti i legali difensori dell’imputato – che in seguito si è poi scusato per il gesto -, gli avvocati Francesco e Federico Mattiangeli.