Terni: al ‘Donatelli’ i giovani protagonisti con le loro idee. Per un futuro migliore

Concluso il progetto ‘Dammi la mano’ realizzato da AGE. I ragazzi hanno illustrato i progetti elaborati

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LA FOTOGALLERY DI SIMONE MORA


È stata celebrata sabato mattina al liceo scientifico ‘Donatelli’ di Terni, la giornata conclusiva del progetto triennale firmato AGE Terni (Associazione genitori), con il sostegno della Fondazione Carit, denominato ‘Dammi la mano’, volto a promuovere la salute e il benessere grazie alle idee e alle proposte degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, in questo caso il liceo ‘Donatelli’.

A fare gli onori di casa è stato il dirigente scolastico, Luciana Leonelli, che ha evidenziato come in classe si vada «sì per acquisire le conoscenze connesse alle discipline di insegnamento. Ma a scuola – ha detto – ci vanno le persone. E come io non posso essere totalmente definita dal ruolo che rivesto, lo stesso vale per i docenti e per voi ragazzi. Se nella scuola la persona non ha spazio, il contesto rischia di diventare artificiale e non si incide sulla vita. Invece si cresce come persone, non solo come studenti».

La referente del progetto, la professoressa Stefania Fogu, ha sottolineato come il lavoro condotto dai ragazzi sia stato «incentrato sull’affettività e, giorno dopo giorno, sono riusciti a manifestarsi e ad esprimersi al meglio». Poi il ringraziamento «a tutti i docenti che hanno partecipato con grande disponibilità». Nell’aula magna sono intervenuti i professori Barbara Pagniello, Luca Leonardi, Marta Morbidoni e Francesca Tini Brunozzi, direttamente impegnati con ‘Dammi la mano’.

A parlare per l’Associazione genitori Terni sono stati il primo referente, Maurizio Valentini, e l’ideatrice del progetto, Giulia Valentini. Il primo ha rivolto un grande ‘grazie’ «ai ragazzi che hanno prestato la propria attenzione e alla preside Leonelli che ha colto in pieno il valore di questa attività. È stato il primo anno per ‘Dammi la mano’ – ha detto – ma vogliamo replicarlo e crescere ancora. Gli stessi docenti si sono messi in gioco su un tema complesso ma affascinante, in un ambito non formale dell’educazione. Abbiamo lavorato sulle emozioni che ci legano alla vita, su come capirle, viverle, gestirle. Perché il mondo non è solo lavoro e studio».

I saluti istituzionali sono stati portati dall’assessore comunale Michela Bordoni (presenti anche i consiglieri comunali Maria Elena Gambini ed Andrea Colasanti, mentre la preside ha rivolto un saluto anche all’assessore Viviana Altamura) che ha rimarcato come la scuola dia «le fondamenta dell’istruzione, ma poi la creatività – rivolgendosi ai ragazzi – è la vostra, così come il pensiero. Diffidate degli adulti che vi dicono ‘lo facciamo per voi’, perché dovete reclamare quella fiducia che a volte non vi viene concessa».

A seguire, i lavori presentati direttamente dagli studenti delle classi 2°A, 2°AL (liceo linguistico), 2°CS, 2°D, 3°S, 3°BS, 3°CS, 4°CS. Un insieme di desideri, necessità, sogni ma anche proposte. Dalla cura della città, agli spazi dove costruire la propria vita sociale nel segno delle cose più costruttive e utili. Dalle esigenze di conoscenza e crescita, anche fuori dai confini cittadini, alla sicurezza, decoro urbano, cultura. Presentazioni e proposte appassionate, ma anche ragionate, mosse dal bisogno di rendere la propria vita e quella delle persone che condividono la stessa comunità – bambini, giovani, adulti e anziani – migliore sul piano pratico ma anche delle interazioni sociali, delle prospettive e di ciò che ciascuno vorrebbe per sé e gli altri. Fra i progetti, quello relativo ad un orto ‘urbano’ all’interno di un parco cittadino – classe 2°CS – potrebbe concretamente vedere la luce in tempi relativamente brevi. Mosso anche dalla voglia di costruire, di veder crescere, di curare uno spazio – metafora della propria anima ma anche della città – che parli di ambiente, decoro, salute e amore per sé e gli altri. I progetti dei giovani studenti del ‘Donatelli’ – è stato promesso dagli amministratori comunali – verranno valutati anche dalle istituzioni, per carpire necessità ma anche alcune idee utili a tutti. Nel segno della collaborazione fra politica e città.

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