di Francesca Torricelli
Un’ospedale sempre più a ‘misura d’uomo’, dove i degenti, per quanto la loro situazione possa essere difficile, si sentano il più possibile a casa. Con questi presupposti nasce l’iniziativa ‘Arte in corsia’, realizzata negli spazi dell’unità di day Surgery dell’ospedale Santa Maria di Terni. Parte di un progetto più ampio che mira a sviluppare modelli sempre più innovativi.
Ambiente confortevole Ideatore dell’iniziativa è stato il dottor Marsilio Francucci, direttore del reparto che può ospitare circa 5 mila pazienti l’anno e si basa sulla diversificazione dell’offerta chirurgica, una sorta di ospedale per intensità di cura. «L’idea è quella di migliorare la qualità della vita dei malati rendendo umani gli spazi», spiega il dottor Francucci. «Un progetto che mette in primo piano la persona tramite l’adozione di cure appropriate e un’assistenza personalizzata e la creazione di un ambiente confortevole e a ‘misura d’uomo’, nel quale i pazienti e i loro familiari vengono accolti quotidianamente».
Serenità «Umanizzare l’ospedale significa migliorare la qualità della vita di tutti coloro che vi accedono, che hanno bisogno di ambienti che diano serenità, poiché spesso sono carichi di preoccupazioni e di sofferenza e vivono in prima persona la fragilità che si sperimenta di fronte ad ambienti associati alla malattia». L’obiettivo del direttore del reparto è rivolto a «trasformare l’immagine di un ospedale visto solamente come luogo di cura e di frettoloso passaggio, in uno spazio pubblico che comunica con la città attraverso l’arte e le opere degli artisti».
ECCO COME NASCE IL PROGETTO – IL VIDEO
‘Arte in corsia’ Con questi presupposti e grazie alla disponibilità e collaborazione dell’artista Ugo Antinori, è stata creata una vera e propria galleria d’arte ribattezzata ‘Arte in corsia’. «Grazie all’invito del dottor Francucci ho potuto portare una serie delle mie opere – spiega l’artista -, denominate ‘Le mappe della memoria’. Sono estremamente felice di aver potuto curare questa istallazione, una serie di opere che possano raccontare una storia e allietare un po’ la permanenza dei pazienti nel reparto».
Il progetto continua L’augurio del dottor Marsilio Francucci è che «la sensibilità e la disponibilità dimostrata dal direttore generale Maurizio Dal Maso, faccia diventare questa iniziativa la prima di una lunga serie, con l’obiettivo di rendere a ‘misura d’uomo’ tutti i luoghi di cura del nostro ospedale». Per questo motivo il direttore generale ha chiesto l’aiuto alla ‘Madè – eventi’ di Maela Piersanti, che potrà fare da tramite fra gli artisti e l’azienda ospedaliera.
L’umanizzazione «Trovare delle pareti colorate, con dei bei dipinti, in un reparto d’ospedale – spiega Maurizio Dal Maso – rende piacevole la permanenza. Ribadisco quello che ho detto all’inizio del mio mandato: da un lato è necessario un sistema d’informatizzazione esteso, dall’altro è fondamentale l’umanizzazione. Ed è per questo che lavoreremo per rendere più ampio il progetto».