Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’ex assessore all’ambiente del Comune di Terni, Mascia Aniello, sulla scia delle polemiche degli ultimi giorni sull’accordo di programma Ast.
di Mascia Aniello
Anno nuovo, balle vecchie. E altri errori da bocciatura. Sulla stampa umbra si legge un grottesco resoconto dell’assessore comunale di Terni, Sergio Cardinali, su Arvedi Ast, fantomatico accordo di programma, sostenibilità ambientale e sviluppo.
Innanzitutto, nel comunicato, Cardinali rammenta che il 18 aprile 2024 ‘la giunta di Terni approva la delibera che dà il via definitivo alla realizzazione della bonifica della discarica’ (di Pentima-Valle, notoriamente una delle più velenose d’Italia). È clamorosamente sbagliato: non ci sarà nessuna bonifica della discarica! Del resto, un personaggio che rappresenta pienamente lo stantio e mediocre sistema passato-presente, senza alcuna storia personale in tema di battaglie ambientali locali, non può che confondere i concetti di ‘bonifica’ e ‘messa in sicurezza’.
APRILE 2024, LO ‘STRAPPO’ CON LA GIUNTA SUL VOTO
Sarebbe più corretto dire che, lo scorso 18 aprile, col solo voto contrario della sottoscritta, la giunta comunale dava il via libera all’ennesimo sfregio contro Terni, contro la salute e contro l’ambiente, regalando ad Arvedi Ast l’ampliamento della megadiscarica di fanghi e scorie per i prossimi 50 anni, un asset miliardario ubicato, ancora una volta, in un sito già gravemente compromesso, quello di Pentima-Valle, per il quale si ipotizza un’improbabile messa in sicurezza, scambiata dall’assessore per ‘bonifica’.
BONIFICA DISCARICA, I TRE STEP DEL 2024 NEL PIANO UFFICIALE
Non a caso: 1) quella delibera, molto curiosamente, non faceva neanche alcun cenno al recupero delle scorie, obbligatorio per Tk Ast e poi per Arvedi Ast, ma sostanzialmente inadempiuto sin dalla vecchia Via regionale 2010; 2) quella delibera non raccoglieva nemmeno una delle rilevantissime prescrizioni indicate dal consulente del sindaco, ing. Giuseppe Cherubini, il quale non si limitava certo all’impermeabilizzazione dell’area; 3) quella delibera, per questi e per altri motivi, era platealmente sbilanciata sugli interessi di Ast, agli antipodi di quelli generali; 4) lo stesso programma elettorale di AP, rapidamente finito in soffitta, sugli enormi volumi di rifiuti Ast guardava in tutt’altra direzione.
GIUGNO 2024, LA BAGARRE CARDINALI-ANIELLO
Voglio inoltre rammentare all’assessore scordarello, ex sinistrorso ora di destra senza pudore, che, in quella fase, l’amministrazione comunale soggiaceva a indebite interferenze non solo politiche, visto che, per alcuni, l’ampliamento della discarica dei veleni sembrava essere l’unico elemento ostativo alla firma dell’inconsistente Accordo di programma.
Eppure, nonostante il precipitoso via libera allo schifoso megaimmondezzaio, ipoteca sulla città per i prossimi secoli, nonostante la sterilizzazione di ogni discussione interna, nonostante l’acquisto da parte di Arvedi di spazi pubblicitari sui media locali per mitigare l’esposizione dell’azienda, il signorotto cremonese non si accontenta. L’industriale ha proseguito con le pretese, fino all’ennesima buffonata sui costi dell’energia, con alcuni eletti-camerieri pronti a corrispondergli contra legem anche la centrale idroelettrica di Galleto-Marmore, pur di compiacerlo.
Certo, sullo sviluppo economico l’assessore Cardinali sta dando il massimo: se per sviluppo economico intende l’accanimento terapeutico sull’acciaieria di Terni, egli ha fatto centro. Ma se sulla ‘bonifica’ questi ha ripetutamente scambiato lucciole per lanterne, non va meglio nemmeno per la semantica di ‘sviluppo’: folate di vento al nichel allontanano Terni dall’appuntamento con la storia, fatta di innovazione e futuro. E quando il vento al nichel cesserà, altre opportunità saranno irrimediabilmente già passate.