«Amiamo Terni con i fatti». Inizia così una nota a firma Asm lanciata nel pomeriggio di domenica, motivo? Né più né meno che una replica – il destinatario non viene mai indicato, ma arrivarci non è così complicato – ad un post Facebook di poche ore prima del vicesindaco del Comune, Riccardo Corridore. Tutto a causa di un divano abbandonato e delle modalità operative.
TARIC, LA USL ALZA LA VOCE PER LE FATTURE. ASM REPLICA E OTTIENE IL PAGAMENTO

L’attacco: «Tanto vale metterla in liquidazione»
Il primo squillo è di Corridore e avviene poco prima delle 13 di domenica. Lo riportiamo integralmente: «Stefano Bandecchi e la sua amministrazione si sforzano di migliorare la città. Questo è ciò che fa Asm». Con tanto di foto dell’oggetto della discordia: «Cartelli con su scritto Asm passa il 25 novembre». Si arriva all’attacco: «Questa la deriva di una città devastata dalla sinistra e dalla destra, dove i diritti dei cittadini sono stati calpestati da anni dalla gestione del potere nelle stanze chiuse per favorire gli amici degli amici. Personalmente per quanto mi riguarda, visto che il Comune di Terni su Asm, causa la scellerata ‘svendita’ della quota al privato, non incide più nulla… che i nostri artigiani vengono pagati con ritardi biblici, tanto vale metterla in liquidazione! Servizi mediocri, cda costosi a carico dei cittadini espressione di un sistema che Alternativa Popolare debellerà a qualunque costo». La partecipata questa volta non lascia scorrere. Poco dopo le 18 arriva la replica.

Asm: «Sarà richiesta una multa»
La società non cita nessuno ma, nel leggere la nota, il quadro appare subito chiaro: «Riguardo il post pubblicato in data odierna sui social riguardante un divano abbandonato nell’area dello stadio con associazione ad asserita inefficienza di Asm, la società comunica – si legge nella risposta – quanto segue a chiarimento dei fatti e tutela del lavoro dei propri dipendenti che quotidianamente si adoperano per la città di Terni e per tutto il territorio servito. A tale riguardo si intende ricordare la procedura del ritiro dei rifiuti ingombranti da parte di Asm che esegue gratuitamente il servizio di raccolta a domicilio. Il servizio può essere richiesto chiamando il numero verde 800.21.55.01 da rete fissa, il numero 0744.300369 da rete mobile o mandando una mail a [email protected] o [email protected]. Il personale Asm condivide con il cliente il giorno ed il ritiro del rifiuto. Il cliente deve conferire l’ingombrante la mattina stessa del giorno del ritiro nei pressi della sua abitazione. In questo caso il rifiuto è stato lasciato sei giorni prima del ritiro e in una zona pubblica. Per questo motivo l’Asm avvierà l’iter per richiedere una multa a chi non ha seguito il regolamento previsto dalla società che quotidianamente si occupa del ritiro degli ingombranti, prelevando oltre 60 pezzi al giorno in tutto il territorio servito». La sensazione è che non finirà così.

Il dibattito politico: «Ipotesi liquidazione? No»
Nel tardo pomeriggio la storia coinvolge anche esponenti politici. Per Francesco Filipponi (capogruppo PD) «le polemiche sul servizio di smaltimento degli ingombranti da parte di Asm non sono, a mio avviso, utili a nessuno. Il regolamento è chiaro e recita ‘il cliente deve conferire l’ingombrante la mattina stessa del giorno del ritiro nei pressi della sua abitazione’. Non si può pertanto conferire prima del momento concordato per il ritiro. Il rilancio delle immagini di ingombranti lasciati precedentemente, non fan altro che far multare chi conferisce in anticipo. A prescindere dalle scelte in merito al capitale sociale di Asm, compiute dalla destra, e dai tempi purtroppo troppo lunghi, di pagamento nei confronti dei fornitori sui quali occorrerebbe lavorare ventre a terra e lontano dai riflettori, non si può assolutamente condividere l’ipotesi di porre in liquidazione una società che gestisce servizi fondamentali per la nostra città. Serve invece lavorare insieme per migliorare, la qualità dei servizi erogati, per dare una dimensione – conclude – più ampia all’ambito di azione dell’azione e per potenziare le risorse umane.

«Responsabilità Asm nulla»
C’è anche il pensiero del segretario comunale della Lega Terni, Devid Maggiora: «Si può essere vicesindaco di una città come Terni e non conoscere nemmeno le dinamiche più basilari, come ad esempio le procedure afferenti il ritiro dei rifiuti ingombranti? Sì, basta chiamarsi Riccardo Corridore ed essere in perenne campagna elettorale, condizione che lo ha portato a fare l’ennesima figuraccia della sua, speriamo breve, esperienza amministrativa. Nel pomeriggio di domenica il vicesindaco ha postato sulla sua pagina social la foto di un divano abbandonato con la scritta ‘Asm passa il 25/11’ inveendo contro la partecipata comunale e arrivando addirittura a minacciare l’ipotesi di metterla in liquidazione. Oltre all’ignoranza di Corridore nel non sapere che in Asm lavorano centinaia di persone, ma di questo ormai non ci stupiamo più, c’è da sottolineare la risposta dell’azienda che ha spiegato al vicesindaco come avviene la raccolta di rifiuti ingombranti, gestita in accordo con il cittadino e in giorni specifici. Se sarà confermato che il cittadino ha sbagliato ad abbandonare il divano giorni prima del ritiro concordato e in un luogo pubblico, non davanti all’abitazione come prevede la procedura, allora pagherà la multa. Palese come in questa storia la responsabilità di Asm sia praticamente nulla. Altrettanto evidente, invece, l’arroganza di una classe politica che continua a dimostrare giorno dopo giorno di essere totalmente inadeguata oltre che incapace di amministrare persino un condominio, figuriamoci di gestire una città con tutte le sue dinamiche più complesse. Dove si vuole andare, se non si ha idea di come funziona il ritiro di un divano e nemmeno la scrupolosità di informarsi prima di pubblicare baggianate? In quanto alla liquidazione di Asm prospettata da Corridore, lo invitiamo a recarsi presso la sede dell’azienda e comunicare le sue intenzioni alle centinaia di persone che vi lavorano a vario titolo. È così che Bandecchi e i suoi amministratori vogliono risollevare Terni? Mandando centinaia di famiglie in mezzo alla strada? Dovrebbero solo vergognarsi», conclude l’esponente leghista. Infine Francesco Maria Ferranti (capogruppo FI): «Dif ronte ai disguidi, auspicherei poche polemiche e soluzioni immediate e permanenti. L’importante è che si risolva».