Terni, bike sharing verso il rilancio

L’obiettivo è riattivarlo per la primavera del 2019 dopo l’ultimo tentativo del 2013 e il successivo flop. La giunta punta su nuova postazione in via Martiri della Libertà

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di S.F.

«Non è vero che le biciclette sono sparite, mi dicono che sono in un’officina mezze rotte». Così si esprimeva a settembre l’assessore ai lavori pubblici Enrico Melasecche in merito al servizio di bike sharing ‘Valentina’, naufragato in breve tempo dopo il tentativo di rilancio – durato ben poco – nel 2013: «Sarà riattivato». L’idea era di provarci entro la fine del 2018 ma non andrà così: ora si punta alla primavera del prossimo anno e nel contempo il Comune si muove dando il via libera ad un’altra postazione.

«LE BICICLETTE? NON SONO SPARITE, SONO MEZZE ROTTE IN UN’OFFICINA. RIATTIVIAMO»

Via Martiri della Libertà

La mappa delle ciclostazioni al 2015

Tra un viaggio a Roma per cercare di salvare il Piano periferie, affanni per la gestione delle manutenzioni stradali e del verde pubblico, polemiche su ‘Bella Ciao’ e difficoltà con la macchina comunale, la giunta è pronta ad approvare un atto legato al Por Fesr 2014-2020 del programma Agenda Urbana: l’implementazione di una nuova postazione per il ‘bike sharing’ in via Martiri della Libertà, la stessa area – via Porta San Giovanni, a pochi metri dall’ingresso del parco – dove il Comune ha deciso di revocare la concessione per l’utilizzo di suolo pubblico destinata al posizionamento dei contenitori per i rifiuti. Bici da sistemare e servizio non attivo, per ora la giunta decide dove piazzare le nuove.

LA RIATTIVAZIONE DEL SERVIZIO E L’INTENTO DEL COMUNE

Servizio morto

Una delle ciclostazioni (2017) vuote

Le ciclostazioni esistenti – 10 bici ciascuna – sono al momento 14, desolatamente vuote ormai da oltre due anni. A fine 2013 gli abbonamenti staccati per usufruire del servizio erano stati oltre 600, poi il rapido declino e il ritiro con tanto di gomme sgonfie, veicoli danneggiati e una generale sensazione di disinteresse nel cercare di portare avanti il servizio: «Il contratto con la società ‘Bicincittà’, che ha installato i mezzi e che ne detiene il controllo, ha scontato due elementi di criticità di recente: il primo riguarda una vecchia pendenza di natura economica da parte del comune verso la società, una fattura di circa 36 mila euro. Questa cifra il Comune doveva riceverla dal ministero dei Trasporti ed è accaduto con molto ritardo e quindi noi abbiamo potuto pagarla solo venerdì scorso a ‘Bicincittà’. Questo fatto è andato a limitare il rapporto contrattuale tra le parti», si difenderà l’ex assessore Emilio Giacchetti nell’aprile 2017. Che parlò anche di un guaio riguardante un progetto per l’installazione dei pannelli per la pubblicità. In tutto ciò manutenzioni a zero e ‘Valnerina’ morto.

PROGETTO ‘VALNERINA BIKE SHARING’ E CASCATA DELLE MARMORE

Quando?

Marzo 2015, quando le bici c’erano

Bene, il Comune a parole e – l’approvazione della delibera è prevista per mercoledì mattina – negli atti sembra puntare a far tornare in vita il servizio. Come detto l’obiettivo è arrivare a marzo/aprile con tutte le carte in regola per il terzo ‘lancio’ del bike sharing in città, partendo intanto da una mera implementazione di una postazione e da quelle biciclette «mezze rotte» da sistemare e chissà in quali condizioni all’interno della famosa officina.

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