di S.F.
Un richiamo – l’ennesimo – sulle troppe variazioni di bilancio ed un «passato che pesa». Sono le due indicazioni principali emerse giovedì mattina in Comune a Terni per il secondo confronto sul rendiconto di bilancio 2024: protagonista il presidente del collegio dei revisori dei conti di palazzo Spada, Carlo Ulisse Rossi.
LA DOCUMENTAZIONE SUL RENDICONTO DI BILANCIO 2024

Rossi ha esposto in sintesi il parere del collegio sul maxi documento contabile messo a disposizione dal Comune. Input chiari e veloci: «Solo questa settimana ci sono state tre variazioni di bilancio», ha sottolineato per far passare il messaggio che è da evitare il ricorso esagerato a questa tipologia di azione. Con indicazione di «diminuire questi atti». Accanto a lui la dirigente alle attività finanziarie Grazia Marcucci e l’assessore al bilancio Michela Bordoni.

Rossi ha in compenso puntualizzato il «miglioramento della riscossione e delle entrate, sia per i residui che per il conto di competenza». Con un però: «Ci sono residui attivi notevoli da riscuotere anche se gli incassi sono aumentati. Diminuti invece quelli per le violazioni al codice della strada». Breve cenno al periodo dissesto con l’Osl: «Ciò che pesa è il passato, ci sono 16 milioni di euro da ‘presiedere’ e gestire provenienti dall’Organo straordinario di liquidazione. Vanno incassati o, con motivazioni, tolti dalla contabilità ». Vedremo.
POST-DISSESTO, LE CIFRE DELLE TRANSAZIONI. COSA MANCA ALL’APPELLO

Per il resto discussione tranquilla fatta eccezione per il ‘solito’ scambio in contrasto tra Elena Proietti Trotti (capogruppo FdI) e la Bordoni. Questa volta su un emendamento tecnico proposto da AP (Claudio Batini e Guido Verdecchia) per un errore materiale/refuso su un allegato del rendiconto di bilancio legato alla direzione welfare (rendicontazione per i servizi sociali). «Un’anomalia che lo faccia la maggioranza l’emendamento». Poi nel merito: «Rossi ha detto delle troppe variazioni di bilancio, c’è mancanza di programmazione e si ‘gioca’ con il bilancio».

Dal canto suo la Marcucci ha ribadito che «l’errore materiale non inficia sui numeri». Sono poi intervenuti Verdecchia e Leonardo Patalocco (quest’ultimo del PD), quest’ultimo per avere delucidazioni sulle entrate in più. Il primo invece ha preso la parola per ringraziare gli uffici del lavoro svolto e far presente che, a causa della situazione del personale, «è sempre più difficile stare dietro a mille questioni». Con riferimento al refuso tirato in ballo.