di S.F.
Il Comune di Terni, l’evasione tributaria e la necessità di spingere sul recupero. Non poteva mancare un cenno su una delle partite più rilevanti dell’amministrazione nel bilancio di previsione 2023/2025: solo per il 2023 viene messa nera su bianco una ‘stima’ da oltre 4 milioni di euro, quantomeno se si prende in considerazione l’Imu – l’imposta sul possesso dei beni immobiliari – e la ‘vecchia’ tassa sui rifiuti che, come noto, è stata sostituita dalla Taric.
IL BILANCIO DI PREVISIONE 2023/2025
La previsione
Bene, cosa prevede il Comune per il 2023? Nel bilancio di previsione – la responsabile del procedimento è la dottoressa Alessia Almadori, titolare di posizione organizzativa della direzione attività finanziarie – è stata inserita una previsione di entrata da ben 4 milioni 180 mila euro per via di «alcune rilevanti partite in corso di analisi». Non solo. Di mezzo c’è anche la più che complicata questione rifiuti ed in questo caso nel documento contabile di palazzo Spada c’è una cifra da 150 mila euro per l’anno in corso: «Il perseguimento della lotta all’evasione fiscale, già avviata con gli affidamenti in concessione e in supporto delle attività di accertamento e riscossione di tributi ed entrate patrimoniali, costituisce il frutto di scelte politiche-amministrative finalizzate al risanamento definitivo dell’ente e, come tali, già avviate nella fase del dissesto», viene specificato nel Dup.
Il controllo e lo stato finanziario
Su questo fronte – si legge sempre nel documento di programmazione approvato venerdì – dovrà essere perseguita nel triennio 2023-2025, «anche considerato che il Comune di Terni, nel corso del 2023, dovrà affrontare la fase conclusiva del dissesto dall’approvazione del piano di estinzione da parte del Ministero sino all’approvazione del rendiconto di gestione da parte dell’organismo straordinario di liquidazione – e la successiva fase di auspicabile mantenimento in bonis dell’attuale stato finanziario economico e patrimoniale dell’ente. L’obiettivo strategico illustrato dovrà essere perseguito e attuato anche attraverso il monitoraggio continuo e costante della corretta esecuzione dei contratti sottoscritti con i concessionari e gli affidatari delle entrate patrimoniali e tributarie». Da ricordare che nel 2020 è stata aggiudicata la gara per l’accertamento e la riscossione coattiva di Tari, luce votiva, canoni mercati e il servizio di riscossione coattiva di Imu, Tasi, rette, mense scolastiche e fitti (otto anni) alla società trentina Municipia.