Bretella via Urbinati, risolto il contratto

Terni, il Comune forza la mano e dispone la risoluzione contrattuale con l’Ap Costruzioni. A settembre l’impresa si era vista rifiutare la richiesta di accordo consensuale

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di S.F.

Sospensione immotivata ed illeggittima dei lavori. Non solo: mancato riscontro alle richieste avanzate dal coordinatore della sicurezza a quattro verbali e, in definitiva, gravi inadempienze. In estrema sintesi sono queste le motivazioni che hanno spinto la giunta comunale di Terni a deliberare la risoluzione contrattuale unilaterale con l’Ap Costruzioni per la realizzazione della bretella tra strada via Urbinati, strada Santa Maria Maddalena e piazzale Bianchini-Riccardi: poco più di un mese era stata respinta la richiesta di ‘transazione’ (leggasi risoluzione consensuale) da parte della società di Torre Matigge di Trevi.

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Contratto risolto

Il contratto di appalto (l’Ap Costruzioni subentrò il 10 ottobre 2015 alla Paggi Adelmo srl) era stato firmato il 10 settembre del 2012, ma – basta dare un’occhiata in zona ospedale per farsi un’idea – qualcosa è andato storto. E non poco. A tal punto che il Comune ha deciso unilateralmente di fermare l’iter per la presenza di «inadempienze particolarmente gravi da parte dell’impresa, tenendo conto che nel corso del tempo la stazione appaltante ha valutato la possibilità e ha tentato infruttuosamente di pervenire ad un rapido completamento dell’opera, nell’interesse della comunità».

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E ora? Possibile battaglia legale

Decisivo l’ultimo parere del Responsabile unico del procedimento, il funzionario tecnico Federico Nannurelli, arrivato lo scorso 19 ottobre. L’amministrazione dovrà adesso chiamare le società che avevano partecipato alla gara e valutare a chi affidare i lavori per tentare di completare il collegamento viario: una discreta impresa in linea di massima. Inoltre non è scontato che l’Ap Costruzioni accetti di buon grado la decisione, anzi: possibile che la questione si sviluppi per vie legali. D’altronde la relazione di Nannurelli è tanto chiara quanto negativa per l’impresa: «I comportamenti dell’appaltatore concretano grave inadempimento alle obbligazioni di contratto, tali da compromettere la buona riuscita dei lavori», con autorizzazione al direttore dei lavori (Mauro Manciucca) a muovere le contestazioni. «In sede di liquidazione – termina la nota del funzionario – finale dei lavori dell’appalto risolto, è determinato l’onere da porre a carico dell’appaltatore inadempiente in relazione alla maggiore spesa sostenuta per affidare ad altra impresa i lavori». Inutili le missive di spiegazioni e richieste della società del responsabile tecnico dell’Ap Costruzioni, il geometra Leonardo Fonti.

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