Cambio al vertice dell’Istituto culturale della Diocesi di Terni, l’Istess. Dopo 22 anni Stefania Parisi lascia per far posto ad Arnaldo Casali, eletto – finora direttore artistico del Terni Film Festival – in occasione dell’assemblea che si è svolta giovedì al museo diocesano alla presenza del vescovo Giuseppe Piemontese, il presidente dell’Istess.
Nuovo direttore. Passato e futuro
«Mettere al centro l’uomo, in tutte le sue dimensioni, promuovendo un umanesimo integrale» l’invito di Piemontese che, nella circostanza, ha avuto parole di apprezzamento per il seminario filosofico e il Terni Film Festival, le due iniziative fondate da Stefania Parisi. «L’Istess non è chiamato a fare catechesi, ma a proporre all’uomo quella visione di verità, giustizia e amore che proviene dal Vangelo; è necessario promuovere il dialogo tra scienza, fede e cultura, andando alla ricerca dei segni della verità, dovunque essi siano», ha aggiunto. «Chiunque mi sta davanti custodisce dei segni di verità a prescindere dal popolo a cui appartiene e dalla cultura da cui proviene. Dobbiamo raccogliere questi segni per arricchirci e aprirci al dialogo». La Parisi, ternana classe 1946, fu nominata direttore dell’Istess nel 1999, promuovendo – tra l’altro – il Giovedì del Libro, la pubblicazione della Storia di Terni di Pompeo De Angelis e di numerosi altri volumi di storia, filosofia e arte, il Campus Universitario, attività dedicate all’ecumenismo e al dialogo interreligioso, e le riviste Passaggi e Adesso. Ha fondato il Seminario filosofico, il progetto Popoli e Religioni e – nel 2005 – il Terni Film Festival, cresciuto negli anni fino a diventare una manifestazione di rilievo internazionale, che ha ricevuto per cinque volte la medaglia del presidente della Repubblica. Sotto la sua direzione – viene specificato – l’Istess da organismo diocesano è diventato un punto di riferimento culturale per l’intera città di Terni e – con il festival – per il mondo del cinema.
Volontariato
«Il volontariato – commenta la Parisi – è stato la grande risorsa e la chiave di lettura dell’Istess lo spirito di collaborazione, la partecipazione per amore e passione, la piena condivisione degli obiettivi da raggiungere, un forte senso civico e un personale coinvolgimento nelle vicende della vita democratica del proprio territorio. Solo con queste premesse la gratuità del proprio agire diventa costruttiva, moralmente esaltante, pedagogicamente creativa e ‘segno profetico’ di fratellanza e di pacifica convivenza. E diviene anche forza rivoluzionaria in un mondo dove tutto è monetizzato e il mercato sembra determinare non solo le grandi scelte economiche dei poteri pubblici ma anche le piccole scelte personali della vita quotidiana».
Il nuovo consiglio
Il nuovo consiglio direttivo è composto da otto membri: Riccardo Beltrami, Stefano de Majo, Beata Golenska, Veronica Manzini, Cristina Montesi, Paola Mostarda, Duccio Penna e Paolo Cicchini. I nuovi ingressi sono sette con età che spazia dai 30 ai 70 anni. «Abbiamo due insegnanti, un prete, un artista, una diplomatica, un’economista, una studentessa universitaria e un critico d’arte. E pure in assenza – le parole di Casali – di quote rosa e senza candidature o indicazioni di voto, anche in questo direttivo – come nel precedente – sono stati eletti quattro uomini e quattro donne. D’altra parte non dimentichiamo che in 46 anni di storia l’Istess è stato diretto per 33 anni da donne e per 13 da uomini. Segno evidente che il patriarcato si supera con la cultura, non con le imposizioni di legge, ma soprattutto che c’è chi la parità di genere la predica e chi la pratica». Casali, classe 1975, è laureato in storia medievale, è giornalista professionista e ha lavorato per quindici anni al Giornale dell’Umbria e nell’ufficio stampa della Diocesi; è responsabile per la comunicazione del Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II e collabora con il Festival del Medioevo di Gubbio e con le riviste BenEssere e Tpi. Si è occupato in particolare di francescanesimo e della figura di San Valentino, vescovo di Terni e protettore degli innamorati, al quale ha dedicato i libri Valentino. Ha pubblicato tra l’altro su Medioevo, Wonderlust, Worldpass, Avvenire e L’Osservatore Romano. Ha collaborato con il Terni Film Festival sin dalla prima edizione e ne è stato direttore artistico dal 2014 al 2021. Membro della giuria ecumenica del Festival di Varsavia nel 2019, è stato insignito – unico straniero – del premio ‘Ambasciatore di Libertà’ della città di Breslavia. È il quinto direttore dell’Istess.