Sono passati più o meno sei mesi dalla sua inaugurazione e ad oggi, il servizio dell’Emporio della solidarietà presso il centro Caritas diocesano di Terni, aiuta 513 persone in difficoltà economica, suddivise in 150 nuclei familiari. Due volte al mese, l’Emporio, offre generi alimentari e prodotti per l’igiene personale e della casa.
Finanziamenti Inaugurato il 6 febbraio 2015, l’emporio ha iniziato ad essere operativo nel mese di marzo, dopo una prima fase di formazione degli operatori sull’uso del software per la gestione dei prodotti e del magazzino, oltre che delle tessere punti, la stesura del manuale di autocontrollo e l’avvio dei centri di ascolto parrocchiali e diocesani per la segnalazione e inserimento delle famiglie beneficiare del progetto. L’Emporio della solidarietà della Caritas è stato ulteriormente finanziato dalla fondazione Carit che, recentemente, ha stanziato un contributo di 50 mila euro per incrementare la disponibilità di materie prime dell’Emporio, oltre al precedente finanziamento che è stato destinato all’allestimento logistico e materiale dell’emporio.
Tessera a punti In questi mesi sono stati distribuiti circa 28 mila prodotti con il particolare sistema di acquisto proprio degli empori solidali, che avviene attraverso una tessera a punti con validità trimestrale consegnata a ogni beneficiario, dove ogni punto-cuore corrisponde a circa 10 centesimi di euro. La tessera viene caricata dei cuori (punti) in base a dei parametri variabili a seconda della tipologia e situazione complessiva a livello economico-fiscale e sociale dei nuclei familiari. Questo per consentire una spesa equilibrata ed intelligente che educhi gli utenti alla logica del non-spreco.
Punto di riferimento L’Emporio della solidarietà è oggi punto di riferimento per molte persone in difficoltà che, attraverso questo servizio, hanno la possibilità di avere generi di prima necessità, recandosi in quello che è un vero e proprio market e acquistando ciò di cui hanno bisogno. Una distribuzione gratuita di beni, capace di sostenere in maniera efficace persone e famiglie in difficoltà e un aiuto contro il disagio e l’emarginazione sociale.
Nei centri di ascolto delle Caritas parrocchiali e diocesana, avviene il primo contatto per conoscere e definire il tipo di aiuto da dare alle famiglie. Molti dei beneficiari del servizio dell’Emporio provengono dalle parrocchie: 14 da San Giuseppe lavoratore, 8 dalla parrocchia di Nostra Signora di Fatima, 5 da San Giovanni Bosco, 12 da Santa Maria del Rivo, 6 dalla parrocchia di Santa Maria della Misericordia, 6 da San Paolo, 7 da Santa Maria del Carmelo, altre 21 sono state segnalate dal Movimento per la Vita e le restanti famiglie provengono dai centri di ascolto della Caritas diocesana.
Le famiglie italiane sono 62 e le straniere 88, in prevalenza nuclei composti da 3 o 4 persone, in pari numero quelle composte da 2 persone o nuclei con 5 o più persone e qualche single. L’emporio è aperto il martedì e il giovedì dalle 15 alle 18, con un’affluenza regolata di 20 persone ad appuntamento.
Abbigliamento All’interno del Centro Caritas Sant’Antonio è presente anche un punto distribuzione abbigliamento, regolato con lo stesso software dell’Emporio e quindi dalla consegna di una tessera personale. Il servizio, gestito da volontari, è aperto il lunedì, martedì e giovedì dalle 9 alle 12 e prevede la distribuzione di capi di abbigliamento usati e acquistati. Anche qui è stato stabilito un numero massimo di capi prelevabili, sempre nell’ottica di una spesa educata, anche se con una concessione più flessibile ed ampia.