Terni: «Casa inagibile, nessun contributo»

La denuncia: «Costretti a lasciarla dopo il terremoto, viviamo in affitto e a distanza di sei mesi non abbiamo visto ancora un euro del Cas che abbiamo richiesto»

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di Fra.Tor.

«Può sembrare che i recenti terremoti che hanno colpito l’Italia centrale non abbiano toccato Terni, ma non è così e la mia famiglia ne è testimone». A sfogarsi con umbriaOn è la signora Cosmina che con suo marito, sua mamma e le sue due figlie ha dovuto lasciare la propria abitazione a Poscargano e trasferirsi in affitto a Terni a causa dell’inagibilità certificata dalla Protezione civile.

TUTTO SUL TERREMOTO

Il terremoto «Già dal terremoto del 24 agosto – racconta Cosmina – abbiamo avuto una lesione nel nostro appartamento, abbiamo notato delle crepe molto evidenti e ci è stato spiegato che essendo la casa costruita con due materiali diversi, questi hanno oscillato in modo diverso e si è quindi formata una crepa che attraversa tutti e due i piani dell’edificio». Cosmina e suo marito si sono «subito attivati con un geologo per capire se questo poteva dipendere dal terreno della zona, ma la risposta è stata negativa e quindi abbiamo avvisato la Protezione civile. Con le scosse di terremoto di fine ottobre la crepa si è sviluppata ancora e sono addirittura caduti dei calcinacci. La Protezione civile ha immediatamente dichiarato la nostra casa totalmente inagibile e da quel momento abbiamo dovuto abbandonarla».

L’INTERVISTA A COSMINA – VIDEO

Il Cas Per un primo periodo Cosmina e la sua famiglia si sono «spostati da alcuni parenti, ma dovevamo ridare una normalità e tranquillità alla nostra famiglia e poco dopo abbiamo bloccato il mutuo della nostra abitazione e ci siamo trasferiti in un appartamento in affitto a Terni. Il Comune è stato sempre presente, il loro aiuto non è mai mancato, ma a livelli superiori vediamo una grande mancanza sia di leggi che di fondi. Parlo della regione Umbria, ovviamente: abbiamo fatto richiesta del Cas (Contributo autonoma sistemazione), ma ad oggi a distanza di 6 mesi non abbiamo visto ancora un euro».

Nessun sostegno Cosmina racconta di essere a conoscenza che «nella zona del comune di Terni sono circa 70 le case che hanno subito lesione a causa del terremoto. Da nostre conoscenze abbiamo saputo la storia di una famiglia ad Acquasparta: per le lesioni subite il tetto della loro abitazione è stato puntellato, hanno dovuto inizialmente abbandonare la casa e spostarsi in albergo a Terni. Non avendo però le possibilità per fare ogni giorno avanti e indietro, non potendosi permettere di pagare un affitto e non ricevendo nessun tipo di aiuto, sono tornati, tra le mille problematiche del caso, nella loro abitazione. Capisco la politica, capisco la burocrazia e capisco anche i tempi infiniti di tutto questo, ma qualcuno deve dare, a noi e alle famiglie che si trovano nella nostra situazione, un aiuto concreto e rapido».

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