In consiglio comunale, a Terni, giovedì mattina nel corso del ‘question time’ si è tornati a parlare di centri di aggregazione giovanile (Cag) – i cui spazi sono stati recentemente messi a bando dall’amministrazione Latini – attraverso le interrogazioni da parte di esponenti della maggioranza (Devid Maggiora e Monia Santini della Lega) e dell’opposizione (Alessandro Gentiletti, Paolo Angeletti e M5s) all’assessore comunale alle politiche giovanili, Elena Proietti.
«Non ci sono risorse»
Nell’illustrare lo ‘stato dell’arte’, l’assessore ha spiegato che «i centri di aggregazione giovanile, a Terni, si sono costituiti fra il 1992 e il 2004 ed hanno ricevuto sempre finanziamenti diretti da parte dell’ente. Circa l’assegnazione dei locali, le modalità di rinnovo passavano inizialmente attraverso il consigliod comunale e poi, dai primi anni 2000, tramite delibere di giunta. Va detto – ha precisato la Proietti – che i finanziamenti stanziati per i Cag non erano un ‘delitto’, ma il Comune oggi si trova nell’impossibilità di erogarli».
Le cifre
L’assessore ha poi snocciolato le cifre degli stanziamenti comunali dal 2014 al 2018: «Parliamo di cifre sostanzialmente uguali per ciascuna annualità, sulla base degli accordi attuativi. Macondo, Valnerina Bazar dei Colori 51.682 euro, Sant’Efebo 34.593 euro, Blob 21.194 euro, Progetto Mandela 17.410 euro, Pan Pot 13.318, Nuvole Verdi 7.787 euro per un totale 145.984 euro. Ora c’è un bando in corso con sei soggetti partecipanti, verrà fatta una commissione che farà l’assegnazione. Non deciderò né io né i colleghi a chi assegnare gli immobili». Apprezzamento per le risposte è giunto dai consiglieri ‘interroganti’ leghisti mentre Gentiletti (Senso Civico) ha parlato di «grave approssimazione da parte dell’amministrazione e dell’assessorato sul tema delle politiche giovanili».
