Terni, chiede maxi risarcimento all’ospedale

300 mila euro: questa la cifra chiesta da una 76enne di Terni che lamenta un’invalidità permanente in seguito ad un’operazione

Condividi questo articolo su

di F.T.

Un grave deficit motorio che ha interessato la parte destra del corpo, gli arti in particolare, e che l’ha costretta a camminare solo se aiutata o sorretta da qualcuno. Problemi emersi in seguito all’operazione e accompagnati da oltre 100 giorni di malattia e da un’invalidità permanente – stimata dal suo medico legale – del 50%.

L’intervento Tutte conseguenze, per una 76enne ternana, dell’intervento chirurgico a cui la stessa si è sottoposta nel marzo del 2012 all’ospedale di Terni, per risolvere la stenosi cervicale – un restringimento del canale vertebrale con sintomi simili a quelli dell’ernia del disco – da cui era afflitta.

L’operazione – stando alla donna – non sarebbe andata bene e in seguito ai ‘danni collaterali’, dovuti ad un’alterazione malacica midollare, l’anziana, assistita dall’avvocato Fabio Lancia, ha chiesto un maxi risarcimento di oltre 300 mila euro all’azienda ospedaliera di Terni.

Punto di vista Nella missiva inviata al Santa Maria, lo stesso legale evidenzia come «l’eventualità di un esito di tal genere era stata sì prospettata dagli operatori sanitari al momento dell’acquisizione del consenso informato, ma solo in modo generico, mancando la diagnosi e soprattutto qualsiasi indicazione del tipo di trattamento, riducendo l’attività informativa ad una mera somministrazione di un modulo prestampato, rendendo la paziente ignara della procedura chirurgica alla quale si sottoponeva».

I passi compiuti Il legale ha citato in giudizio la stessa azienda a cui ha inviato anche una lettera di messa in mora. Contestualmente è stato avviato anche il procedimento di mediazione obbligatoria. Dal canto suo l’ospedale, oltre a tirare in ballo l’assicurazione di cui dispone, ha incaricato un proprio avvoocato a cui spetterà il compito di seguire la pratica e far valere le ragioni dell’azienda.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli