Una sorta di appello alla politica. È quello che arriva ad umbriaOn da un cittadino di Collestatte, speranzoso di poter vedere il proprio borgo in condizioni più dignitose. Poi ne è seguito un dibattito più ampio che ha coinvolto anche Torreorsina.
«COLLESTATTE ABBANDONATO. PERCHÉ?»

«Lasci spazio a chi si impegna»
La premessa è chiara: «A Collestatte la politica, di ogni colore, continua a fare danni su danni». Poi si entra nel dettaglio: «Il paese è abbandonato da tanti anni, tra la solita incuria e i lavori abbandonati come il cementificio dei campetti e il palazzo del comune. I cittadini stanno provando a far rinascere la pro loco. I partiti pero ricominciano da capo. I politici cercano di intrufolarsi nuovamente in una associazione che dovrebbe basarsi sulla buona volontà dei cittadini normali, sul civismo. Addiritura siamo arrivati all’assurdo che il sindaco ha incaricato i coordinatori politici da lui nominati, bravissimi ragazzi per carità, di rifondare la nuova pro loco di Collestatte. Anche il coordinatore di Torreorsina paese che si è fatta la pro loco per conto suo anni fa in maniera molto discutibile contro Collestatte, si occupa di quella di Collestatte. Spero – l’sos – che per una volta la politica abbia la decenza di mettersi da parte, sia quella vecchia che quella che si dice nuova, e lasci spazio a chi si impegna per il paese da anni, soprattutto per i giovani penalizzati dalle scelte del passato e dalle prepotenze del presente».
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Parla il presidente della proloco di Torreorsina
Sul tema chiede di intervenire il numero uno della pro loco di Torreorsina, Andrea Cruccolini, tirato in ballo dal lettore: «La nostra associazione, come quella di Collestatte e come tutte quelle che gravitano nel mondo pro loco, lo fanno con il solo obiettivo di salvaguardare e valorizzare il patrimonio che ci è stato tramandato dai nostri avi. Tradizioni, cultura, cura ed amore per il territorio, accoglienza. Tutto ciò che racchiude in sé i valori e le specificità, nel nostro caso, del piccolo borgo di Torreorsina. Elementi che danno idea dell’unicità che ci è stata sempre riconosciuta. Non entro nel merito del dubbio sulla costituzione, poiché ovviamente l’anonimo che scrive non è a conoscenza di quanto siano vincolanti le normative che siamo tenuti a rispettare. Unica nota di profondo rammarico è leggere che c’è gente che pensa che siamo nati per fare ‘un dispetto’ ai nostri cugini. Ho sempre sostenuto che la collaborazione sia lo strumento migliore per ovviare a molte delle criticità che questi piccoli angoli di Paradiso sono costretti ad affrontare. Più persone hanno a cuore un comune obiettivo, meno difficoltosa sarà la strada da percorrere e più soddisfazione ci sarà nell’ottenere i risultati. Collestatte e Torreorsina agiscono sullo stesso territorio e sapere che c’è la possibilità di collaborare con qualcuno e sostenerci a vicenda è uno stimolo importante anche per noi che ci motiva a proseguire sulla nostra strada. Conosco anche i ragazzi che hanno avuto l’idea, nei loro occhi e nelle loro parole il desiderio di fare tornare a splendere il loro paese. Ci hanno chiesto consigli su come fare e ben felici abbiamo dato il nostro pieno appoggio. Su questo discorso mi sento in ultimo di dire a tutti che non è più il tempo di polemizzare e creare castelli dal nulla. Se vogliamo che le cose cambino siamo noi cittadini a dover fare il primo passo, forse anche il secondo ed il terzo e se necessario anche tutto il percorso. Solo così sarà possibile dare una svolta. Mi trova concorde sul discorso politica: da sempre è stato lo scoglio che associazioni come la nostra hanno dovuto affrontare. Ad ognuno il proprio compito. L’unica cosa che la politica deve fare è non intossicare un mondo dove migliaia di volontari ogni giorno spendono il loro tempo prezioso, più prezioso del denaro, per ovviare alle loro mancanze. Si pensi piuttosto a riprendere il discorso delle consulte territoriali, lasciato in eredità dalla precedente amministrazione. Uno strumento democratico – conclude – che stimolerebbe un coinvolgimento ed una partecipazione attiva e responsabile del mondo associativo».
«Nessun torto»
Si espone sul tema anche Federico Lattarini, un cittadino di Collestatte: «Mi trovo costretto – specifica – a dire la mia in merito all’articolo pubblicato da un cittadino anonimo di Collestatte poiché è voce comune sia nel paese che nei paesi limitrofi che l’anonimato sia io. Mi trovo a fare chiarezza in quanto chi mi conosce sa bene che non ho mai omesso di metterci la faccia figuriamoci il mio nome e cognome nel denunciare situazioni al quanto ambigue e faziose. Quando ho letto l’articolo la prima cosa che ho pensato è stata: queste sono le mie parole dette ai due ragazzi promotori della nuova pro loco il giorno prima che uscisse l’articolo. Queste, sono solo alcune parole di quelle che ho fatto con i due ragazzi, Federico Fratticcioli e Lorenzo Fabrizi, ma che per giustezza vanno contestualizzate in un confronto che è stato molto più ampio. Ai due ragazzi, i quali hanno più volte pubblicamente espresso la volontà di ricoprire ruoli nella futura pro loco, ho semplicemente consigliato nell’eventualità che vengano eletti di scegliere se ricoprire un ruolo politico in Alternativa Popolare o nell’associazione che sta per nascere per evitare che la nuova pro loco sia inquinata dalla politica. A loro avviso – sottolinea – questa incompatibilità che io ho descritto non sussiste ma allo stesso tempo si trovano in contrasto con me perché i cittadini di Collestatte ne parlano e quindi io sarei il bastian contrario che vuole affossare un progetto sul nascere. A mio avviso questo progetto invece sta partendo male in quanto le persone tutte hanno il diritto di essere informate e dire la propria e questo per me rimane un requisito cardine per chi vuole iniziare un esperienza in un’associazione. Abbiamo parlato anche della figura che ricoprono come ruolo di coordinatori del partito del nostro sindaco, anche qui ho detto che buona norma prevederebbe che le segnalazioni vengano fatte utilizzando un canale istituzionale. Come riportato in una nota congiunta dei consiglieri comunali del Pd, 5stelle e Innovare per Terni ‘è necessario chiarire ai cittadini ternani e alle associazioni che quella lanciata da Alternativa Popolare è una piattaforma di segnalazioni interna ad un singolo partito e che non è collegata ad un sistema di segnalazione agli uffici del comune. Come è stato esposto, questo sistema costituisce un filtro politico, in quanto i ‘coordinatori’ hanno il compito di valutare politicamente le segnalazioni, che saranno ulteriormente vagliate dal partito di governo. Non ha nulla a che vedere con le vecchie circoscrizioni’. Altro argomento trattato è stato l’incuria e l’abbandono di questo Paese che ha provato negli ultimi 15 anni cosa significa essere dimenticati, e qui ho ricordato i cantieri mai finiti del nostro Paese: il ‘cementificio’ dei campetti cantiere dal 2007 e il palazzo della ex circoscrizione in piazza. Ho ricordato questi due grandi problemi perché mi auguro che l’attuale amministrazione sia capace, se veramente si dichiara migliore delle altre, di intervenire e portare rimedio a questo scempio. Inoltre si è parlato della Pro Loco di TorreOrsina dove ho detto semplicemente che poiché la Pro loco che c’era si chiamava ‘Pro loco La Cascata Collestatte e TorreOrsina’ mi sarei aspettato quando l’hanno costituita, qualche anno fa, che considerassero anche Collestatte, nessuno ha mai detto che è nata per fare un torto a Collestatte, tant’è che sia io che tutti i ‘collestattani’ abbiamo partecipato sempre a qualsiasi attività che la Pro Loco di TorreOrsina ha organizzato, mi auguro che loro faranno altrettanto con noi. Per togliere qualsiasi dubbio ho già parlato con il suo presidente, Andrea Cruccolini, e chiesto se è possibile tesserarsi, il quale mi ha detto che non c’è nessun tipo di problema. Tutto ció l’ho detto perché anch’io mi ero candidato al consiglio della nuova Pro Loco ma gli ultimi fatti e l’assenza di un confronto leale e democratico mi hanno convinto a fare qualche passo indietro, ritirando la mia candidatura. Voglio ricordare a tutti che la Machiavellica frase ‘il fine giustifica i mezzi’ non puó sicuramente appartenere a Federico Lattarini e mi auguro neanche alla futura Pro Loco di Collestatte».