Terni, complanare San Carlo-Collelicino: «Che fine ha fatto?»

Dopo l’annuncio dei lavori sulla Flaminia i cittadini tornano a sollecitare l’opera. «Doveva essere pronta a primavera»

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«Che fine ha fatto la complanare San Carlo – Collelicino?». A chiederselo sono alcuni residenti proprio della zona di Collelicino, dopo la notizia che l’Anas ha affidato la progettazione dei lavori di miglioramento del tratto della Flaminia tra Terni e Spoleto. Per ora, infatti, dell’infrastruttura molto attesa nessuna traccia, nonostante le rassicurazioni che risalgono ormai a diverso tempo fa.

Il progetto e i tempi

«L’avremmo potuta percorrere sin dalla primavera di quest’anno – spiega uno dei cittadini, Moreno Castellucci – se fosse stato rispettato il cronoprogramma annunciato da un dirigente Anas del compartimento per la viabilità per l’Umbria nel 2018 nella riunione che si svolse in prefettura, presieduta dal prefetto e con la partecipazione di rappresentanti dell’amministrazione comunale di Terni. Eppure, nella citata riunione, il dirigente dell’Anas affermò inequivocabilmente che l’iter burocratico/finanziario si era concluso positivamente e che gli uffici preposti avrebbero proceduto nei giorni successivi a redigere il relativo bando di gara. L’appalto dei lavori era stato previsto nella primavera del 2019 e la loro conclusione entro un anno al massimo, salvo eventuali imprevisti».

Più di 40 anni di appelli

«Con la complanare – continua Castellucci – già sarebbe stato eliminato uno dei pericolosi attraversamenti a raso sul tratto della Flaminia Terni-Spoleto, in sintonia proprio con quanto annunciato dall’Anas: ‘interventi finalizzati a risolvere le principali criticità dovute alla conformazione del tracciato, innalzando gli standard di sicurezza, migliorando il comfort di guida e la fluidità della circolazione». I cittadini, preoccupati, si chiedono «perché l’Anas, nel comunicato stampa diffuso il 17 giugno, non ha fatto alcun riferimento all’opera, trattandosi di un intervento sullo stesso tratto di strada». Castellucci ricorda che «la complanare fu approvata dall’amministrazione comunale di Terni con una delibera dell’ottobre 2009, per mettere definitivamente in sicurezza il collegamento del territorio a monte con il territorio a valle, da un cinquantennio smembrati a causa della costruzione del Rato e mal collegati». I residenti di Collelicino iniziarono a chiedere un collegamento più sicuro con il quartiere San Carlo e con la città sin dal 1974 e, da allora ad oggi, nel corso degli anni, sono stati redatti tre progetti, con spese per la progettazione «a carico della collettività».

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