Misure anti Covid-19, nove denunce a Terni

Controlli stringenti dell’Arma. Nei guai due giovani di Roma, una donna di Montefranco e sei persone intente a lavare l’auto

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Una modalità nuova, in una fase in cui i controlli dovranno, per forza di cose, farsi via via più stringenti. Perché c’è un decreto da rispettare e, soprattutto, c’è l’esigenza, non rinviabile, di tutelare al massimo la salute pubblica. I ‘check’ senza sosta dei carabinieri della Compagnia di Terni, nella giornata di giovedì, hanno riguardato la città e alcuni comuni limitrofi. Nella maggior parte dei casi tutto è parso regolare e in linea con le nuove direttive per combattere il coronavirus. I controlli sono iniziati di mattina con otto pattuglie e sono proseguiti nel pomeriggio con altre quattro autovetture, con un impiego totale di oltre venticinque militari. Le denunce elevate sono state nove.

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Tolleranza e sanzioni

Da giovedì, quindi, gli accertamenti delle forze dell’ordine sono stati caratterizzati da una frequenza ancor maggiore: gente in giro comunque ce n’è ancora e tutti si giustificano – pur avendo nella stragrande maggioranza dei casi l’autocertificazione con sé -, adducendo ragioni personali serie o professionali. Ma in alcuni casi, i più ‘ingiustificabili’, sono già partite le sanzioni, in particolare ogni volta che non sono stati riscontrati i requisiti di legge previsti. Nella consapevolezza che il nemico da combattere – il coronavirus – è comune e richiede lo sforzo di tutti.

Da Roma a Terni per andare a trovare l’amico

Nel corso della mattinata, in particolare durate le verifiche presso la ‘Lancia di Luce’ di corso del Popolo, gli uomini dell’Arma hanno denunciato due giovani a bordo di un’auto, provenienti da Roma e incensurati: «Siamo venuti a trovare un amico a Terni» è stata la loro giustificazione. Per entrambi, in violazione del decreto della presidenza del Consiglio, è scattata la segnalazione all’autorità giudiziaria per la violazione dell’articolo 650 del codice penale: ‘inosservanza dei provvedimenti dell’autorità’.

A Terni per il fidanzato, denunciata

Sempre giovedì mattina a Terni l’Arma ha denunciato una donna residente a Montefranco, partita dal paese della Valnerina per andare a trovare il fidanzato in città: «Volevamo fare due passi» avrebbe riferito ai militari che l’hanno denunciata a piede libero – anche lei per la violazione del decreto dell’11 marzo 2020 – prima che potesse raggiungere il compagno.

Lavano l’auto, denunciati in sei

Altre sei denunce sono state elevate dai carabinieri della Compagnia di Terni nel pomeriggio di giovedì. Sempre in base all’articolo 650 del codice penale e in relazione alla violazione del decreto dell’11 marzo. Si tratta di cinque uomini e una donna, controllati e identificati mentre stavano lavando le proprie auto all’interno di un autolavaggio automatico nella zona di Maratta. Tutti e sei sono ‘caduti dalle nuvole’ di fronte alle contestazioni dell’Arma ma il deferimento è stato inevitabile, non sussistendo particolari ed urgenti necessità per ciò che stavano compiendo.

A Norcia

Anche la polizia Locale del comune nursino è entrata in azione: sono stati fermate e denunciate quattro persone – due mercoledì e altrettante nella giornata odierna – per il mancato rispetto delle limitazioni previste dal decreto. Transitavano per Norcia «senza giustificato motivo». «Importante – commenta il sindaco Nicola Alemanno –  che tutti i cittadini si attengano a quanto disposto dal presidente del Consiglio, in un momento particolarmente complesso della nostra storia; ognuno di noi deve fare la propria parte nel rispetto del prossimo, così potremo uscire prima possibile da questa situazione. Grazie, dal profondo del cuore a tutti coloro che sono in prima linea in questo momento». Il tenente Samuel Rosati, responsabile della polizia Locale di Norcia, evidenzia il fatto di «essere chiamati tutti ad una grande prova di responsabilità e di senso civico. Il nostro operato sul territorio, congiuntamente alle altre forze dell’ordine, cercherà di garantire l’osservanza ed il rispetto dei provvedimenti emanati dal Governo».

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