di F.T.
Uno schieramento imponente di forze dell’ordine, segno che la manifestazione – soprattutto eventuali contatti con gruppi dei centri sociali e della sinistra – era temuta. Se si esclude un piccolo momento di tensione, problemi non ce ne sono stati, anche grazie all’organizzazione messa in campo da polizia, carabinieri e municipale. E i militanti di Casapound, oltre duecento in tutto, hanno ricordato con un corteo e una corona le vittime delle Foibe.
Targa danneggiata Dal punto delle tensioni la giornata non era iniziata nel migliore dei modi, visto che al mattino – come riferito dal coordinatore di Casapound Terni, Piergiorgio Bonomi – la targa posta all’ingresso della sede del movimento era stata ritrovata rigata e sporcata con della vernice.
Il corteo I circa 200 partecipanti – diversi dei quali provenienti dalle province limitrofe – si sono radunati alle 16 in via Federico Cesi, per poi dirigersi in auto al parcheggio del mercato di largo Manni. Da lì è partito il corteo, strettamente controllato dalle forze dell’ordine, diretto alla rotonda di viale Guglielmi dove è stata deposta una corona in memoria dei martiri delle Foibe.
Tensione Un piccolo momento di tensione al passaggio del corteo all’altezza di via Garibaldi: una persona, riconosciuta come appartenente ai centri sociali, si è avvicinata per scattare qualche foto ma è stata subito allontanata dagli agenti in borghese.
A debita distanza Ad impedire qualsiasi contatto, anche visivo, fra i manifestanti e i gruppi dei centri sociali di sinistra, ci hanno pensato carabinieri e polizia che si sono frapposti con i loro mezzi, creando un cuscino di diverse decine di metri lungo via Cristoforo Colombo. Al termine della commemorazione, il corteo è tornato in largo Manni dove la manifestazione si è conclusa senza problemi.