Un ternano d’adozione – originario di Rovereto, luogo di nascita nel 1957, poi trasferitosi in città ad otto anni di età – che, dopo decenni di insegnamento, ha chiuso il suo prezioso ‘servizio’ al servizio degli studenti. Don Franco Semenza lascia così il liceo classico ‘Tacito’.
Semenza – ordinato sacerdote nel 1982 – ha debuttato come docente di religione al ‘Tacito’ nel 1984 e da allora ha avuto l’opportunità di insegnare ad un bel po’ di generazioni di ternani: «È stato veramente un monumento dal punto di vista educativo», ricorda ad esempio Carlo Alberto Befani.

«Facevo la seconda liceo – il pensiero del manager su Semenza – classico, nel 1984, quando entrò in classe un prete ventisettenne a primo incarico. Quello stesso prete ha insegnato anche a mia figlia. E ha detto addio alla scuola pochi giorni fa. Era legno verde, allora. Ma si capiva che sarebbe diventato una quercia secolare. Quarant’anni di cattedra, cultura poderosa, lettura sana della realtà, fine ricchezza di umano. A occhio, ha annaffiato e concimato cinquemila ragazzi. Nell’età più importante e nel compito sociale di maggior gittata: costruire il futuro di personalità e comunità. Generazioni che gli devono un pezzo di anima piantata a terra. E lungo questi decenni, mentre noi cambiavamo pelli e stagioni, è rimasto un fuoco presente e quieto, che scalda e illumina, senza mai bruciare. Inutile girarci intorno: certe persone sono come il Rio delle Amazzoni, sanno fertilizzare continenti di valli e piani. Le guardi, e ti rendi conto che ti basterebbe lasciare solo il 10% del loro impatto. E tu, spero te ne renda conto come Dio comanda, caro Franco Semenza. Che ti renda conto di quanto hai dato a questa scuola, a questa città. Grazie».