Otto anni in picchiata. Dal 2008 al 2015 le esportazioni di prodotti siderurgici, per la provincia di Terni – la cosa riguarda direttamente la ThyssenKrupp Ast, ovviamente – sono scese del 30,8%. Passando da un valore di 826,7 milioni di euro a 571,6. Nell’ultimo anno, però, stando ai dati Istat elaborati da Siderweb, la tendenza ha fatto registrare un’inversione, visto che si è registrato un incremento del 4,3% rispetto al 2014, quando si era arrivati a 547,8 milioni. Dal 2008 al 2015 il totale delle esportazioni italiane del settore è diminuito del 24,4%.
L’Italia Complessivamente, nel 2015, le esportazioni di prodotti siderurgici dei primi 20 poli italiani della produzione di acciaio sono diminuite del 6,6% (per 4,8 punti percentuali la riduzione è addebitabile alle quantità di prodotto, mentre il restante 1,8 è ascrivibile al calo dei prezzi.
Le province Al vertice, per le performace fatte registrare nelle esportazioni, si conferma il polo bresciano che nel 2015 ha però registrato una diminuzione del 12,7% rispetto al 2014. Al secondo posto si conferma Milano, con una riduzione delle vendite del 4% rispetto al 2014, mentre al terzo posto c’è sempre Udine, con un calo dell’8,5% Terni, in questa classifica, nel 2015 recupera tre posizioni, grazie all’incremento del 4,3% delle esportazioni che ha fatto scendere sotto il 31% il gap negativo rispetto al valore pre-crisi.
L’acciaio in Italia La produzione italiana; sempre secondo Siderweb, che ha elaborato i dati di Federacciai; anche a febbraio 2016 ha segnato il passo: la variazione percentuale, rispetto al 2015, è di -2,1%. Secondo Federacciai, infatti, il totale dell’acciaio sformato è stato circa un milione e 928 mila tonnellate, 42 mila in meno dello stesso mese dell’anno scorso. Meglio del -5,3% di gennaio, ma il ‘rosso’ continua e la cosa non può tranquillizzare.