Terni, Ferranti e l’allarme sul personale: «Preoccupante la situazione della Bct»

Interrogazione dell’esponente di Forza Italia sul tema. Diverse le criticità segnalate

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Il personale del Comune di Terni e il rischio di affanno per via dei pensionamenti. Le interrogazioni sul tema non sono mancate di recente e ora se ne aggiunge un’altra: è quella del consigliere comunale di Forza Italia Francesco Maria Ferranti. Il suo mirino è in particolar modo sulla biblioteca comunale.

L’allarme

L’esponente FI sottolinea che «nel capoluogo la macchina amministrativa è scesa sotto il tetto delle 600 unità anche per via dei pensionamenti e della contrazione dei concorsi a causa della ristrettezze finanziarie causate dal dissesto. Limite che sta comportando diverse criticità in molte direzioni e in molti servizi, non solo nella polizia municipale. Evidente che, dalle carenze di personale specie nei servizi esposti al pubblico, derivano disservizi, ritardi che causano disservizi per cittadini e attività produttive. Penso ad esempio al servizio dei messi notificatori, ridotti ad un unità e penso anche alla direzione urbanistica che svolge un servizio fondamentale ed essenziale. O lo sportello del cittadino front office dei rapporti tra pubblica amministrazione e cittadini che resta da 11 mesi senza posizione organizzativa. In questo scenario critico – prosegue – desta particolare preoccupazione la situazione della Bct, la biblioteca comunale. Difatti al suo avvio nel 2004 contava la presenza di 46 operatori. Nel 2024 siamo ridotti a circa 30. Nel prossimo triennio 10 persone andranno in pensione. Urge un cambiamento gestionale di cui nessuno si occupa, come nessuno si occupa del capitale umano che verrà sperperato. L’assenza di politiche amministrative e scelte volte ad affrontare questa problematica dimostrano che la giunta comunale non sta attuando gli impegni previsti nel dispositivo della delibera dello scorso dicembre 23 relativa al piano triennale dei fabbisogni del personale ’24/’26». Da qui il deposito urgente dell’interrogazione per «sensibilizzare un celere attenzionamento di queste situazioni. Mi aspetto risposte chiare e numeri precisi, non ciò che sta avvenendo sulla vicenda vigili urbani dove pare che sul numero da assumere la giunta comunale si esprima dando i numeri al lotto: 60, poi 40, poi 20. Si fa un concorso per 20 e lo si sospende».

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