La missiva è stata letta martedì mattina al termine della I commissione consiliare – argomento il bar ‘Sorriso’ – ed è quantomeno inusuale. Motivo? Perché, come letto da Andrea Sterlini, ad averla inviata sono stati alcuni dipendenti di Arvedi Ast. Tutto legato al funzionamento dell’impianto semaforico all’incrocio viale Brin-viale Centurini-via Breda.
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Nella lettera inviata a palazzo Spada si chiede una «urgente verifica del funzionamento del semaforo» all’incrocio. Per fare cosa? «Trovare una soluzione migliore possibile per diminuire le code, i relativi disagi e l’inquinamento dovuto alle emissioni degli scarichi inquinanti in seguito alla sosta dei mezzi durante il rosso». Tirata in ballo come elemento peggiorativo della situazione la «realizzazione delle piste ciclabili», in quanto «hanno reso ancora maggiore la coda media delle macchine in particolare negli orari di ingresso e uscita dal lavoro e dalle scuole».
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Le proposte sono due. La prima è la «possibilità di ridurre di circa 50 metri la fine della nuova pista ciclabile in direzione viale Brin-centro (indicativamente fino all’altezza della pizzeria Locanda del vecchio maglio» o modificare il funzionamento del semaforo con una serie di cambiamenti nelle varie direzioni. Discreto rebus. Forse ci sarà un’audizione in tal senso. Vedremo. Le firme sono decine.