di Francesca Torricelli
«L’amministrazione comunale non si rende conto che con determinati interventi rovina noi commercianti? È proprio indispensabile questa pista ciclabile? E sopratutto per forza così grande?». Queste sono le principali perplessità e preoccupazioni di alcuni commercianti di via Curio Dentato che in questi giorni hanno visto l’avvio dei lavori per la ciclabile che collegherà il complesso di Pentima e la stazione ferroviaria di Terni. Andrea, titolare della tabaccheria, evidenzia che «possiamo anche accettare l’idea della pista ciclabile, ma in questo modo sta rovinando la via di transito. Le piccole soste, per attività come la mia, sono penalizzate e restringendo ulteriormente la carreggiata, in una via che vede la presenza di due scuole, congestiona il traffico facendoci perdere a noi dei clienti e aumentando l’inquinamento. I fornitori che devono scaricare la merce come faranno se qui davanti alle attività commerciali non hanno lasciato lo spazio per il carico e scarico? Io sto pensando seriamente di chiudere o di spostarmi». Analogo il pensiero di Silvia, titolare dell’edicola, infastidita dal fatto che «non c’è stata collaborazione con noi negozianti, nessuno è venuto a chiederci com’è la situazione in questa via, dato che passiamo la maggior parte delle nostre giornate qui, per trovare la soluzione più adatta. Paghiamo le tasse per il suolo pubblico, abbiamo diritto di essere coinvolti in decisioni così importanti. Io se le persone non possono più fermarsi per prendere il giornale e ripartire al volo, che futuro ho?». Antonella ed Emanuela della Pasta all’uovo sono infastidite perché «i clienti già si stanno lamentando e finirà che non trovando posto per lasciare l’auto tireranno dritto e andranno da un’altra parte. Poi sinceramente tutto questo passaggio di biciclette qui davanti non lo vediamo, non crediamo ci fosse tutta questa esigenza. Inoltre si sarebbe potuta fare dall’altro lato della strada, dove ci sono pochissime attività commerciali o addirittura si poteva far passare da dietro, da piazzale Bosco». Infine Antonio, titolare della cartoleria, la difinisce una «scelta peggiorativa perché una città come Terni permette già la possibilità di andare in bici tranquillamente, senza spendere soldi inutilmente. Ma se proprio si doveva fare un intervento, avrebbero potuto dividere il marciapiede esistente e farlo metà per i pedoni e metà per le biciclette, perché già questo sarà largo poco più di due metri, con l’aggiunta della ciclabile di altri due metri, capisce bene che la carreggiata per le auto poi non esisterà praticamente più. Inutile, tutto veramente inutile».
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Terni, ciclabile Pentima-stazione: sale la pressione per modificare il progetto