‘La forza mite del riformismo. Riflessioni di un cattolico liberale sulla crisi di inizio secolo’. In tanti venerdì pomeriggio hanno partecipato a palazzo Gazzoli alla presentazione del libro di Giorgio Armillei, indimenticato assessore alla cultura del Comune di Terni – a lungo è stato funzionario per palazzo Spada – e intellettuale scomparso a soli 62 anni nel giugno 2021. Il volume raccoglie un’ampia selezione dei suoi scritti ed è stato esposto in un incontro pubblico organizzato dall’Azione cattolica di Terni-Narni-Amelia con interventi del costituzionalista Stefano Ceccanti e di Luca Diotallevi, presidente diocesano di Azione Cattolica. L’opera «permette di ripercorrere l’ultimo decennio italiano ed europeo, letto sotto il prisma ecclesiale e politico da un osservatore acuto e penetrante. La migliore cultura del cattolicesimo politico si innerva in un riformismo di forte impronta liberale, facendo dell’autore, Giorgio Armillei, un testimone instancabile del messaggio della Chiesa conciliare e un protagonista dell’impegno per le riforme istituzionali».
LA SCOMPARSA DI GIORGIO ARMILLEI