di Federica Liberotti
Il tradizionale ‘struscio’ del fine settimana ovviamente ancora non c’è, anche se – pioggia permettendo – Terni ha cominciato piano piano a rianimarsi. Il prologo di quanto accadrà lunedì 4 maggio, quando inizierà ufficialmente la fase 2 e diverse attività potranno tornare a lavorare. Tra loro i bar, anche se solo per l’asporto. Diversi i titolari dei locali del centro in fermento sabato mattina, impegnati tra sanificazioni, pulizie e qualche lavoretto di manutenzione.
SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON
Ci sono anche da rimettere in moto macchinette del caffè rimaste ferme per quasi due mesi, bisogna togliere la merce non più vendibile, qualcuno ha deciso di installare i plexiglass sui banconi. Ma c’è anche chi è ancora in dubbio se riaprire o no e chi ha già deciso che non lo farà fino al 1° giugno, «perché aprire solo per l’asporto non vale la pena». Qualche cliente, incuriosito dalle saracinesche rialzate, scalpita per tornare a bere un caffè al bancone. Si prova dunque a tornare alla (semi)normalità, anche se sono lo scetticismo e i timori per il futuro a farla ancora da padrone.