Terni, i ‘Marzabottiani’ di Cospea e la reunion dopo 48 anni

Particolare iniziativa di chi ha avuto modo di vivere il quartiere fin dagli anni ’70: «I nostri figli si sono persi un’adolescenza autentica, fatta di rapporti diretti e non virtuali come accade adesso»

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Si definiscono i ‘Marzabottiani di Cospea’ – siamo a Terni – ed a distanza di quasi mezzo secolo si sono ritrovati per rivivere insieme il loro quartiere. La particolare iniziativa è racconta da uno dei protagonisti della reunion.

Il ‘muretto’ e la storia

L’iniziativa si è sviluppata grazie ai contatti Whatsapp andati avanti da quattro anni a questa parte: il gruppo si è ritrovato al ‘muretto’ di via Marzabotto. «Oggi, quasi tutti oltre i 55 anni, ognuno con una vita diversa alle spalle. I cosiddetti Marzabottiani organizzano cene, curano progetti di rinnovamento del quartiere, festeggiano compleanni, partecipano ai momenti tristi e si sostengono reciprocamente. Era il 1974 quando il quartiere Cospea iniziò a riempirsi di giovani coppie con figli piccoli, portando vita tra queste case popolari, un quartiere appena nato in mezzo ai campi dove il negozio più vicino era al Villaggio Polymer. Tornati da scuola, l’unico desiderio era quello di scendere per stare insieme: le femmine giocavano a campana o a filetto, mentre i maschi a pallone, in bici o in motorino i più grandi. Poi intorno al quartiere si alzarono nuovi palazzi e persino il primo bar Esso. Nemmeno il lockdown e il covid li ha fermati: gruppi ristretti si sono sempre riuniti per stare in compagnia almeno il sabato e nessuno ha subito il contagio». «Abbiamo la pelle dura, siamo i quindicenni di una volta. I nostri figli si sono persi un’adolescenza autentica, fatta di rapporti diretti e non virtuali come accade adesso con i social». Tra due anni nuovo appuntamento fissato: il festeggiamento del cinquantennio del quartiere con il coinvolgimento degli abitanti.

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