Ztl Terni: sono 22.130 i veicoli con ‘pass’

Il M5S chiede lumi sui requisiti per l’accesso e le autorizzazioni. L’assessore Bordoni: «17.189 permessi, un numero non compatibile per la Ztl». Verso cambio regolamento

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Non si ferma a Terni la discussione sulla Zona a traffico limitato. Commissioni in serie, polemiche e confronti da mesi sul tema tra la possibilità di parziale apertura – come ha più volte fatto intuire, pur senza dirlo in modo chiaro, l’assessore Leonardo Bordoni – e, dall’altro lato, la spinta per evitare questo sviluppo. Giovedì mattina a palazzo Spada nuovo appuntamento sul tema: al centro dell’attenzione i permessi e la rivisitazione del regolamento sull’input dei pentastellati Valentina Pococacio e Luca Simonetti.

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L’aggiornamento numerico

L’avvocato leghista si è presentato – estenuante seduta di question time, concluso poco prima delle 13 – a palazzo Spada con uno schema riassuntivo dell’attuale situazione, poi consegnato ai consiglieri. «Allo stato attuale – ha risposto sulla sollecitazione dei due esponenti del M5S, riguardante per lo più i requisiti per l’accesso e le autorizzazioni – ci sono 17.189 permessi che, tuttavia, danno il via libera per 22.130 ingressi». Segue la spiegazione sul gap: «Questo accade perché ci sono anche le persone con disabilità, sono autorizzati a prescindere dal veicolo a differenza degli altri. Quindi si è chiesto di indicare due veicoli». In riferimento ai residenti si è parlato di un totale di 3.754 permessi, dato che comprende coloro che hanno un parcheggio privato all’interno della Ztl. Via scorrendo tutte le altre tipologie. «Un numero non compatibile per la Zona a traffico limitato», ha sentenziato Bordoni.

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La situazione attuale

Il riassetto

In aula è stato ricordato che l’ultimo riesame risale al 2005. «Chiaro che un riesame complessivo – ha concluso l’assessore – dei permessi è un costo operativo. L’idea di fondo è quella di mettere mano al regolamento Ztl e dargli attuazione da gennaio 2021. Poi diventa più facile fare un controllo: si potrà valutare in che misura riusciremo a realizzare il riesame che auspicate. In questo momento sarebbe un costo non necessario se riuscissimo a razionalizzare l’asset». Risposta concisa di Simonetti: «Attendiamo gli sviluppi». Il problema resta sul tavolo. E a stretto giro è previsto un nuovo passaggio (con audizioni) in commissione consiliare.

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