Ztl Terni, associazioni in tackle sui controlli

Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Confindustria Umbria in commissione: «Apertura? Timore anarchia. Dura fare marcia indietro». I suggerimenti

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di S.F.

Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Confindustria Umbria. Sono le quattro associazioni audite giovedì mattina in I° commissione consiliare – prosegue il ‘giro’ per affrontare la tematica – in merito alla Zona a traffico limitato, i problemi del commercio, il caos soste e le zone pedonali del centro cittadino di Terni: il Comune per ora continua a cautelarsi con dichiarazioni tutt’altro che sbilanciate in un senso o nell’altro per la riapertura. D’altronde c’è chi gli ha già ricordato che lo avevano promesso in campagna elettorale – fascia notturna – e chi, invece, fa presente che una decisione del genere andrebbe a creare ancora più caos. In tutto ciò è giunto un chiaro input su controlli e sosta selvaggia.

29 NOVEMBRE 2019: «NO ALL’APERTURA DELLA ZTL»

Bordoni, Fatale e Cini

Le condizioni mutate, i non controlli e l’anarchia

Oltre un’ora per ascoltare chi segue gli interessi dei commercianti in città. Ad esordire è stato Mauro Franceschini di Confartigianato Imprese Terni: «La nostra associazione ha sempre avuto una posizione estremamente critica nei confronti della Ztl, invece negli ultimi anni la posizione è cambiata e ciò ci ha portato a raccogliere le voci di uno spaccato d’imprese. C’è stato un sondaggio attraverso un questionario: il risultato è stato contrastante e ha creato un fronte sulla possibilità di riapertura della Zt. Gli schieramenti si equivalgono. Ad emergere è stato un sentiment abbastanza confuso sulla gestione operativa della Zona a traffico limitato, ad esempio nella differenza con l’area pedonale. Non c’è percezione di separazione netta. Ampie zone di aree pedonale sono occupate da auto parcheggiate e manca un controllo sugli accessi all’interno della Zlt. Né di soste o fasce orarie. A tal punto che ci sono i parcheggi di attestamento utilizzati solo in parte, non sono saturi. Tutto ciò porta il timore che un’apertura, seppur non totale, e il non controllo possa generare una condizione di anarchia. Per quel che riguarda si è a favore per il via libera negli orari notturni essenzialmente per un discorso di sicurezza percepita. Sperimentazione? Siamo contrari. Con quali parametri oggettivi ci sarebbe la valutazione per l’impatto sugli esercizi commerciali?». Breve accenno a corso Vecchio: «C’è un problema oggettivo di transito, è molto stretto e risulta essere a doppio senso. Non c’era un orientamento ad instaurare il senso unico?», ha chiuso Franceschini.

14 OTTOBRE 2019: «APERTURA, LO AVEVATE PROMESSO IN CAMPAGNA ELETTORALE»

Maria Bruna Fabbri

La divisione, lo scontro generazionale e la sosta selvaggia

In rappresentanza della sezione locale di Confcommercio due esponenti, Fabrizio Fucile e Maria Bruna Fabbri: «Molto frequente il dibattito sulla Ztl tra i nostri associati, sono divisi a metà sulla possibilità di riapertura parziale. Il commercio sta risentendo molto di una crisi che viene da lontano: dal nostro punto di vista andrebbe rivista totalmente la situazione, in special modo per la questione accessi in zona centrale. E vale anche per le sosta in Zlt o area pedonale, è selvaggia al momento: ciò non aiuta per parlare di commercio vivace», ha messo in evidenza il primo. «Sì, c’è una fortissima spaccatura – ha proseguito l’ex assessore – sull’argomento. Gli operatori più giovani sono meno propensi all’apertura della Ztl, gli altri sono più legati ad un certo schema di modello». Anche in questo caso dubbi sulla sperimentazione: «Il tema centrale resterebbe quello di verificare gli effetti che produce. Gli accessi sono controllati con i varchi. Abbiamo delle srl e i bilanci sono pubblici, si può monitorare cosa succede. Commercio in centro? Il comparto è in grandissima difficoltà per questione di scenari generali e aggravata da dinamiche economiche-sociali di questo territorio. In definitiva occorre una riflessione più attenta sulla sosta, anche a pagamento, ed i parcheggi di attestamento. Quest’ultimo ad oggi non svolgono la propria funzionalità. Si possono inoltre valutare delle fasce orario per lo shopping da agevolare in termini di accessibilità creando delle condizioni di vantaggio economico. Come accade per la sera, c’è una tariffa ‘abbattuta’. Si può differenziare per il costo dei parcheggi», il suggerimento lanciato.

CENTRO STORICO TERNI: «TOTALE SATURAZIONE»

Daniele Stellati

«Dura fare marcia indietro»

Daniele Stellati di Confesercenti è più netto: «Abbiamo una Ztl articolata con 24 varchi ed una decina sono pedonali. Ormai sono dieci anni che va avanti questa discussione: è dura fare marcia indietro e riproporre una riapertura: la gestione del traffico veicolare rischia di ingolfare una zona già gestita in maniera non ottimale. Sarebbe da rivedere le ottimizzazioni che possiamo fare all’interno della Ztl, come la sosta e l’accesso alle diverse aree. Agli operatori interessa che le persone vengano al centro e possano fare una passeggiata gradevole più che un ingresso sconsiderato o difficoltoso a livello veicolare; l’eventuale apertura va a cozzare con altre dinamiche». Ci sono consigli anche da parte sua: «Magari si potrebbe cercare di far qualcosa nei periodi di grande shopping con una riduzione delle tariffe nei parcheggi di prossimità o, in alcuni casi, una visione di apertura di alcune tratti della Ztl. Ma ben studiato e congeniato. Serve ragionare in maniera sistemica».

Andrea Dominici

Il carico/scarico ed il mancato coordinamento 

Focus diverso per Andrea Dominici di Confindustria Umbria: «Rappresentiamo il mondo industriale e c’è il ramo del trasporto merci coinvolto nella tematica Ztl. Le aziende ci segnalano che alcune sono ‘costrette’ a spacchettare i viaggi con furgoni di tonnellaggio minore alle 3,5: ci invitano a riflettere sul fatto che l’aumento del peso per ogni singolo passaggio risolverebbe il problema di frequenza dei viaggi e le emissioni. Inoltre c’è mancato coordinamento tra gli orari di apertura e quelli di carico/scarico dei vettori: ciò può comportare un rischio di permanenza prolungata e sanzione». Partono gli interventi dei consiglieri: «Per le zone pedonali – il commento di Paolo Angeletti di Terni Immagina – ci sono i cartelli ma non c’è rispetto. Guardate in via Fratini. Perché essere contrari alla Ztl? Nel lungo periodo conviene ai commercianti». Alessandro Gentiletti di Senso Civico ha evidenziato la «forte divergenza che c’è nelle associazioni sulla possibile riapertura». Fa lo stesso Michele Rossi di Terni Civica: «Grave se si parla di guaio Ztl. Della loro audizione mi ha colpito l’assenza di controlli. I permessi sono tanti». Ad esporsi per il M5S è Valentina Pococacio: «Mi solleva che ci venga riferito – si riferisce in particolar modo all’esposizione di Franceschini – questo cambiamento. Il discorso riguarda la fruibilità e la vivibilità degli spazi, si dovrebbe ragionare sugli strumenti che potrebbe rendere migliore il centro. Prima di ogni sperimentazione serve una fotografia reale aumentando i controlli su soste e accessi». Il riscontro è più o meno lo stesso per tutti: «La sensazione che ci arriva – il pensiero di Paola Pincardini di Uniti per Terni – è di una Ztl fuorilegge e abbandonata».  Segue Monia Santini di FdI: «Vedo che ciò che spaventa di più è il termine sperimentazione. Tanti cittadini vogliono tutelare i propri diritti di tranquillità e sicurezza, sono indiscutibili. Parte delle attività condividono il fatto di aprire a tutte le ore, ogni città è a sé e non si possono avere parametri comuni con altre realtà. Serve una sinergia di forze con le associazioni». Federico Pasculli (M5S) ha chiesto delle proposte scritte.

I rappresentanti delle associazioni di categoria

Gli assessori prendono tempo: «Commercio non in crisi»

Come detto Fatale e Bordoni non si sbilanciano. C’è da decidere però, anche a costo di scontentare: «I vostri dati per noi sono un bene prezioso e mi auguro che le associazioni ci mettano a disposizione i risultati dei questionari. Stiamo facendo più audizioni e al termine ci sarà una sintesi. Gli attacchi al mio assessorato? Li accettiamo, fa parte del gioco, ma c’è sempre stato un confronto continuo. Non credo che si debba parlare di commercio in crisi: va riequilibrato e rafforzato rispetto a ciò che avviene nel mondo moderno». L’eloquio del titolare leghista alla viabilità è di più ampio respiro e, come di consueto, fa intendere che la riapertura è in agenda: «Non nascondo che non avevo pensato ad alcuni suggerimenti emersi, sono interessanti. Allo stato non c’è linea univoca da parte delle associazioni. Il problema Ztl non è solo di carattere imprenditoriale, ma riguarda e tocca diversi ambiti: residenti, ambiente, viabilità ed inquinamento. Sì, il commercio è uno dei più rilevanti, ma la valutazione deve essere corale. L’eccessivo numero di permessi è oggettivo, ma non può prescindere dalla regolamentazione: c’è bisogno di fare un’analisi corretta ed eventualmente proporre la modifica o la riscrittura del regolamento. Ci sono stati dieci anni di inerzia sulla questione. La sosta selvaggia? I controlli sono importanti, è un problema di chi è autorizzato ad accedere nella Ztl». Infine la zonizzazione: «Terni ha una Zona a traffico limitato piccola. Facendo così si creerebbero degli aspetti negativi». Le critiche e gli input ci sono. La decisione del Comune invece appare ancora lontana.

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