di S.F.
Poco meno di 300 metri di collegamento tra la rotonda ‘Pileri’ e strada San Martino con passaggio davanti ai botteghini e la porta carraia dello stadio ‘Libero Liberati’, quindi sul lato esterno del parcheggio P4 per arrivare all’altezza dell’antistadio ‘Giorgio Taddei’. Sono scattati a Terni i lavori per creare la strada provvisoria destinata ai residenti dell’area del Foro Boario: il 20 ottobre – nuovo termine concesso da palazzo Spada ai gestori del mercato ortofrutticolo e del bar – è prevista la chiusura delle attività della zona per il cantiere del palaTerni.
DAL FORO BOARIO IN VIA DEL SERSIMONE: «TANTA APPRENSIONE»
Demolizioni da terminare
Per ora sono in piedi sia il mattatoio – si sta lavorando sulla bonifica dell’eternit – che il magazzino comunale, strutture da eliminare per avviare il cantiere. Per quel che concerne il mercato ortofrutticolo c’è chi ha già concluso la demolizione, mentre altri sono impegnati nel seguire il trasferimento dell’attività in via del Sersimone e strada di Sabbione: questa la ragione che li ha spinti nel mese scorso a chiedere a gran voce di poter avere maggior tempo a disposizione e, in questo modo, spostarsi senza lasciare indietro nulla. Anche perché a rischio c’è la continuità lavorativa e la perdita di clienti. Fatto sta che dal Comune hanno individuato la nuova data entro il quale chiudere la storia, il 20 ottobre. Mancano dieci giorni e sabato mattina gli operai si sono attivati per il tracciamento della nuova strada. Visti i precedenti è tutt’altro da escludere che in realtà le tempistiche possano essere più lunghe.
I TRASFERIMENTI IN STRADA DI SABBIONE: «DATECI TEMPO»
I residenti
Di certo non si possono isolare i cittadini – non sono così pochi – di strada San Martino ed ecco dunque la soluzione provvisoria durante la realizzazione del palaTerni: strisce gialle tracciate con doppia corsia da una ditta specializzata e cartelli da posizionare entro la giornata di domenica. C’è tuttavia chi fa notare come ci sia da tenere a mente il Decreto Rilancio e l’emendamento che blocca gli iter di sfratto fino al 31 dicembre, sia per fine locazione che per morosità. In questo caso le concessioni sono scadute già da due anni.