di S.F.
«L’elevata affluenza quotidiana degli utenti, nonché la tipologia stessa degli utenti in condizione di disagio psicosociale, espongono a un quotidiano e costante rischio per la sicurezza sia i dipendenti che le strutture, le infrastrutture e i beni materiali presenti presso le sedi». È la motivazione con la quale il Comune di Terni si è attivato con un affidamento da quasi 40 mila euro alla AF Service: è per il costante presidio e controllo degli accessi delle sedi della direzione welfare. Firma la dirigente Donatella Accardo.
COMUNE TERNI, L’ALERT SUI DEBITI FUORI BILANCIO 2025: 127 MILA EURO DAL WELFARE

Come mai si è giunti a questo? Nel documento si fa riferimento al fatto che le varie sedi della direzione «rappresentano un punto nevralgico per l’erogazione di prestazioni fondamentali per il benessere e la tutela sociale dei cittadini». E «l’aggressione fisica rappresenta una delle categorie di rischio della direzione ed è espressamente prevista come tale nel Dvr». Ed ecco il perché dell’affidamento diretto.

Da ora ci sarà un costante presidio attraverso personale specializzato, al fine «di prevenire e ridurre episodi connessi alle condizioni di disagio psicosociale dell’utenza che possano comportare rischio per l’incolumità fisica di utenti e operatori, garantendo conseguentemente una maggiore sicurezza negli ambienti di lavoro e per il personale interno, un clima lavorativo proficuo e sicuro per soddisfare e permettere il benessere e la tutela sociale dell’utenza». Si esternalizza perché – viene specificato – la polizia Locale non può farlo perché non rientra nelle competenze specifiche del Corpo.

Si parla di attivazione «con la massima urgenza al fine di potenziare la sicurezza dei dipendenti e degli utenti». L’esborso per il Comune? 38.561 euro, Iva compresa, con utilizzo dell’avanzo vincolato di bilancio. La responsabile unica di progetto è la funzionaria con elevata qualificazione Neida Finistauri.