di S.F.
Proroga annuale della concessione per lo stadio ‘Liberati’ di Terni, altro giro e nuovo scontro. Dopo la bagarre di lunedì in consigio comunale, mercoledì si è sviluppato un ulteriore botta e risposta tra il Pd e l’esecutivo Bandecchi: di mezzo, come sempre, c’è l’iter per il nuovo stadio legato alla clinica privata. La giornata si chiude con due comunicati e anche una conferenza stampa pomeridiana.
30 MILA EURO E VIA LIBERA ALLA NUOVA CONVENZIONE PER LO STADIO

In mattinata era stato il gruppo del Pd in consiglio – Leonardo Patalocco, Michele Di Girolamo, Emidio Gubbiotti e Pierluigi Spinelli – a tornare sul tema: «Nell’ultima seduta ci siamo trovati a discutere in consiglio comunale un atto proposto dalla Giunta, che doveva portare al semplice rinnovo della convenzione con la Ternana Calcio per la proroga della concessione dell’utilizzo dell’impianto sportivo e dello stadio. Quest’atto, che si poteva racchiudere in poche righe semplicemente attestando la necessità di concedere in proroga alla Ternana l’uso dello stadio doverosamente, opportunamente – la presa di posizione – e anche tempestivamente, è invece stato collegato e subordinato ad una interminabile serie di premesse legate ad altro».
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«Alla costruzione del nuovo stadio sull’area del Liberati e al legame – a dire della giunta, la nota del Pd – inscindibile e imprescindibile con la realizzazione di una clinica privata. Noi, a questo meccanismo fuorviante, non ci siamo prestati. Abbiamo espresso l’immediata e convinta disponibilità a votare a favore della proroga per l’uso dello stadio da parte della Ternana, che va senza dubbio tutelata come simbolo sportivo della città. Abbiamo invece censurato il resto. Sostenendo, certamente, con favore la libera iniziativa di chiunque e della Ternana in particolare di occuparsi di un nuovo impianto. Valutando con attenzione e senza pregiudizio la realizzazione di una eventuale clinica privata. Purché tutto ciò avvenga in modo limpido, trasparente e soprattutto senza conflitti di interesse e senza confondere la sacrosanta attività sportiva calcistica con la salute dei cittadini. La giunta ci ha invece e molto chiaramente risposto che la Ternana continuerà a giocare a calcio al Liberati solo se ci saranno – congiuntamente – un nuovo stadio ed una clinica privata. Come condizioni imprescindibili. Si tratta di un ricatto politico – concludono i quattro – su cui non siamo disposti ad essere trascinati». Poteva finire così? Chiaro che no.
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Poi la risposta via comunicato dell’assessore allo sport Marco Schenardi e, nel pomeriggio, la conferenza che ha visto protagonisti l’ex calciatore della Ternana, il vicesindaco Riccardo Corridore, l’assessore Giovanni Maggi e anche il direttore generale Claudio Carbone: «Bugiardi o incompetenti i quattro consiglieri del Pd? Non si può fare demagogia e populismo su un ambito così importante. Brutto e squallido. L’altro ieri in consiglio è stata riproposta la stessa delibera di proroga del 2024 e all’epoca non ci fu alcuna contestazione. Fu sollevata la questione fidejussione da Filipponi e ora c’è anche questa ulteriore garanzia», la replica di Corridore in avvio. «Questa non è politica, ma menzogna. E le bugie gravano sulla città. Chi lo ha detto è indegno di sedere qui», l’affondo sull’accusa di ‘ricatto politico’. Carbone è stato ‘portato’ in aula per, in sostanza, ribadire un concetto: «L’amministrazione nel 2024 ha approvato la proroga con delibera di consiglio superando quella del 2022. Ora c’era necessità di una ulteriore motivazione per la proroga della proroga. Ed è la progettualità in corso, l’unica che poteva consentirci di andare in deroga rispetto alla procedura di evidenza pubblica».
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Corridore – sempre sulla linea della narrazione contro il Pd – ha poi tirato di mezzo l’approvazione del piano delle opere pubbliche triennali della Regione per far passare il messaggio che è «stato espunto il nuovo ospedale di Terni». Per il vicesindaco il partito «ha posto una serie ipoteca sul futuro dei giovani di questa città». Con tanto di cenno al dissesto finanziario del 2018 e agli 11 milioni di danni chiesti da Parcheggi Italia al Comune. E stadio-clinica: «Lo portiamo avanti, ringrazio il Rup Giorgini e il direttore generale Claudio Carbone perché a breve arriveremo alla conclusione. Siamo convinti della piena legittimità, come confermato anche dalla Regione. Ora il Rup sta facendo la presa d’atto delle prescrizioni della conferenza di servizi». Ma c’è chi si è scatenato ancora di più questa volta.
Si tratta di Schenardi stesso: «Le cose sono state spiegate per quattro volte e si prendono la briga di fare quel comunicato. Ci sono due aspetti gravissimi: uno è quando dicono ‘abbiamo censurato il resto’, che è quello che ci ha permesso di fare la proroga. Sono ipocriti. Ciò è frutto del lavoro degli uffici e hanno rispettato la legge. Inoltre scrivono che ‘la Ternana continuerà a giocare a calcio al Liberati solo se ci saranno – congiuntamente – un nuovo stadio ed una clinica privata’. No, io non ricatto nessuno ed il concetto è sbagliato. Ne risponderanno nelle opportune sedi. Senza stadio-clinica non potevamo procedere con la proroga e hanno usato la Ternana per scopi politici». Chiusura di pomeriggio per Corridore: «Da ora nessuna forma di dialogo con questa gente». Vedremo gli sviluppi. Ma c’è al momento una cifra quantificata per i lavori da fare al ‘Liberati’ se non dovesse andare in porto stadio-clinica? «I dirigenti stanno attendendo per non fare spese inutili. Se qualcosa non va con il project, interverremo con un rinnovo del certificato di staticità».