Il ‘processo al pampepato’. Questo il nome del curioso evento che ha contraddistinto la giornata di chiusura dell’edizione debutto di ‘Sweet Pampepato’ a Terni: uno spettacolo curato e impostato dalla giornalista Marta Rosati per parlare in modo originale e scherzoso del tradizionale dolce natalizio ternano. Numerosi i protagonisti: Leonardo Latini (ex sindaco, avvocato, nel ruolo di giudice), Alessandro Gentiletti (avvocato, ex consigliere comunale, nel ruolo di avvocato della difesa), Maria Sole Giardini (giornalista, nel ruolo di cancelliere), Edoardo Raspelli (giornalista e critico gastronomico, nel ruolo di Pm), Silvia Santarelli (conduttrice tv, nel ruolo di testimone dell’accusa), Marco Schenardi (assessore allo sport, come testimone dell’accusa), Manola Conti (presidente della proloco di Marmore nel ruolo di testimone della difesa), Giuseppe Fatati (medico, come testimone della difesa), Ermes Maiolica (ex re delle bufale, attuale presidente del Deta, come testimone dell’accusa), Enrico Fratini (collezionista di auto funebri e titolare di un agriturismo, come testimone della difesa), Crocefisso Miglietta (ex calciatore della Ternana, come testimone della difesa). Ed i signori della Corte: Giuliana Piandoro della Camera di Commercio dell’Umbria, Tommaso Ferrante giornalista di TerniToday e Ivano Grifoni, rappresentante della poesia dialettale ternana. «Mantenete un linguaggio consono, d’altronde qui non siamo in consiglio comunale», la battuta iniziale dell’ex primo cittadino. Poi lo show, al quale ha assistito anche un bel po’ di giunta (il vicesindaco Riccardo Corridore in testa).