Una diffida formale alla Regione Umbria, «in persona del dirigente Michele Cenci, nonchè gli altri enti
destinatari, ciascuno per la sua competenza, dal procedere alla messa in esercizio dell’impianto di coincenerimento». Resta l’attenzione a Terni sull’impianto di coincenerimento Bioter dopo quanto accaduto nelle ultime settimane: a muoversi Verdi, Ambiente e Società con firma del presidente Stefano Zuppello e dell’avvocato Valeria Passeri.
APRILE 2025, LA DETERMINA DIRIGENZIALE DI CENCI: RIAVVIO
Dopo aver ricordato tutti i vari passaggi legislativi e alcune sentenze di natura amministrativa, VAS scrive di una diffida fino a quando – in particolar modo – non ci sarà la «redazione e pubblicazione di una Valutazione di impatto sanitario (Vis) indipendente, con dati epidemiologici aggiornati e valutazioni di rischio per la salute umana e l’ambiente, specificamente per la Conca ternana; il completamento dei monitoraggi ambientali e sanitari, come prescritto nella determinazione dirigenziale 2748/2017» e «adempimento delle prescrizioni dell’Aia vigente comprese tutte le prove di collaudo, le misure di controllo e le verifiche sui parametri emissivi».
L’ASSESSORE DE LUCA IN AZIONE POST COMUNICAZIONE DELL’AZIENDA
Altrimenti l’associazione – si legge – si attiverà con un «ricorso al Tar Umbria o ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per l’annullamento dell’autorizzazione dirigenziale 2748/2025, per violazione delle
normative sanitarie, ambientali e di partecipazione; sposto alla procura della Repubblica di Terni e alla procura contabile per danni ambientali e sanitari e segnalazione alla Commissione Europea per violazione delle direttive 2010/75/UE e 2003/4/CE». Vedremo come andrà.