di S.F.
«Si è appurato che vi sono effettive condizioni di difficoltà economica tali da giustificare la rateizzazione richiesta». E il Comune di Terni dà il semaforo verde ad una società in affanno – non la prima, né l’ultima – con il pagamento dell’Imu: in ballo una cifra di oltre 200 mila euro.
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Si tratta dell’imposta municipale propria relativa agli anni 2021, 2022 e 2023 per un totale di ben 218.951 euro. La società ha chiesto la rateizzazione in 120 rate mensili in seguito a diversi avvisi di accertamento notificati il 3 gennaio 2025. A palazzo Pierfelici hanno verificato le effettive condizioni di difficoltà economica della ditta: «L’indice di liquidità calcolato sui valori di bilancio è pari a 0,02 e l’indice alfa è pari ad 8. La società richiedente si è trovata ad affrontare una situazione di difficoltà economica dovuta alle contingenze economiche del mercato».
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Di conseguenza la società avrà l’opportunità di pagare il tutto in 120 rate mensili. In ogni caso la prima rata dovrà essere versata – lo impone il regolamento sulla riscossione coattiva delle entrate del Comune – entro 15 giorni dal ricevimento della comunicazione di accettazione della rateizzazione. E ci sarà la decadenza in caso di mancato pagamento di due rate – anche non consecutive – nell’arco di sei mesi. Firma il dirigente dell’ufficio unico delle entrate comunali, Claudio Carbone.