di S.F.
Un atto di indirizzo sull’utilizzo dello stadio Liberati per i concerti – l’ultimo, di Vasco Rossi, risale al 2005 – fa scoppiare la bagarre in Comune a Terni. A presentarlo i consiglieri del Gruppo Misto Danilo Primieri e Roberta Trippini: alla fine arriva la bocciatura dopo oltre un’ora di discussione e, a tratti, un confronto dai toni più che accesi. Con tanto di invito al sindaco Stefano Bandecchi di lasciare l’aula da parte della presidente dell’assise Sara Francescangeli. Non raccolto dal primo cittadino.
L’APICE DEL CONFRONTO: BANDECCHI PERDE LE STAFFE E RIFIUTA DI USCIRE – VIDEO
Primieri ha esposto l’atto per la «possibile riapertura dello stadio Liberati per i grandi concerti». Motivo? «Non vedo pericolosità ad ospitare spettatori per un concerto. Sono trascorsi 19 anni dall’ultimo concerto. Perché non farlo? Senza nulla togliere al PalaTerni e al Baravai. Così si porta anche turismo e si fanno rivivere le attività commerciali in difficoltà». A dargli supporto è stato Orlando Masselli, anche lui del Misto: «Un tema di stimolo sullo stadio, ricordo che abbiamo espresso il pubblico interesse per il progetto stadio-clinica. I project, finito il Pnrr, saranno l’unica strada visto che non ci possiamo permettere ulteriore indebitamento pubblico». Contrario Francesco Maria Ferranti di FI: «L’atto ha dignità politica, ma dobbiamo valutare la condizione del Liberati. A breve scadrà l’autorizzazione per la questione sismica, recuperarlo solo per realizzare concerti è limitativo». Il dibattito ha preso piede.
Per Marco Cecconi (FdI) «non troviamo discrasie su questo atto, ma non so se ci sono questioni tecniche che possano impedire questa cosa. In città oggi esiste una struttura per quello. Stadio-clinica resta all’ordine del giorno». Il primo cittadino risponde picche fin da subito: «Cari Trippini e Primieri, dovete studiare di più. Lo stadio Liberati non è mai stato interdetto dal fare concerti, è in concessione alla Ternana che ci può fare tutto. Se volete potete contribuire con 300-400 mila euro, affittare e organizzate. Sappiate però che per organizzare servono soldi e lo stadio Liberati ha due problemi: sugli spalti ci vanno solo 12 mila persone per un incasso di 430 mila euro. Non viene nessuno di importante a cantare per 12 mila persone, l’incasso non permette di avere guadagno. Il secondo è il campo, costa 250 mila euro rifarlo ed in questo caso l’incasso sarebbe di 800 mila euro. Non so se passare al Misto vi ha fatto male. Da sempre lo stadio è disponibile per fare concerti, fiere e mostre. Chi ha fatto qualcosa al PalaTerni ci ha rimesso perché il palazzetto ha 4.500 posti a sedere, basta fare i conti. Sullo stadio stiamo parlando di cose ridicole, assurde».
IL CONCERTO DEL 2005 AL LIBERATI – VIDEO GALILEO
Gli animi si scaldano ulteriormente nella parte conclusiva: «L’atto di Primieri – l’esposizione di Pierluigi Spinelli del Pd – merita attenzione. Speriamo di tornare a vivere una stagione di grandi eventi». D’accordo ovviamente la Trippini: «Non c’era bisogno di una polemica su questo. Era solo – le parole rivolte a Bandecchi – un nostro desiderio, ho dei figli di 25 e 22 anni e non hanno mai avuto la possibilità di vedere un concerto a Terni. Vanno sempre fuori regione. Visto che è sempre stato attento al turismo ed ai grandi eventi, li può portare». In difesa del sindaco arrivano l’assessore Marco Schenardi e il vicesindaco Riccardo Corridore: «Non si può accettare questo atto di indirizzo, bisogna leggere la convenzione. Al concessionario, la Ternana, spetta la gestione esclusiva di attività e manifestazioni. Inoltre dal 2005 sono cambiate totalmente le normative in fatto di sicurezza». Il 56enne avvocato ha tirato fuori dei dati: «Non c’entrano più 40-45 mila spettatori come una volta. Un Renato Zero, che oggi non attira più i giovani o fa grandi incassi, costa 300 mila euro per averlo. Per portare Roberto Vecchioni ci vogliono oltre 50 mila euro, immagini i biglietti a quanto debbano essere venduti. Si sta chiedendo al Comune di fare un evento a casa del privato».
PRIMIERI LA SPUNTA AL TAR CONTRO IL COMUNE: CONDANNA PER PALAZZO SPADA
Poteva mancare la sospensione? Chiaro che no: «Un mese e mezzo fa – la replica di Primieri – a Marsciano sono venuti ‘Il Volo’ con 1.500 spettatori, tutto si può fare. Certo, qualcuno li deve pagare». Bandecchi perde un po’ le staffe alla richiesta di rinvio in commissione dell’ex AP (sarà bocciato dalla maggioranza): «Mi dovete spiegare quando è stato chiuso? Si parla di riapertura di stadio Liberati nell’atto. Mai stato chiuso, di che parliamo? Non c’è da riaprire un beato ca…, rifate la mozione». L’imprenditore livornese inizia a parlare come non dovrebbe e allora la Francescangeli lo invita a lasciare l’aula. Risultato? Bandecchi si rifiuta: «Non esco». Reazione dell’ex Lega: «Il consiglio è sospeso». Curiosità: Bandecchi già in precedenza aveva messo nel mirino Primieri per l’atto sulla segnaletica a San Valentino. «Lei è stato eletto con meno di 200 voti dai miei elettori e ha tradito, si vergogni». Tirati in ballo anche Cecconi e Ferranti. Anche oggi lo show non è mancato.
«Presto – il commento di Primieri nel tardo pomeriggio – farò un esposto alla procura della Repubblica inerente al messaggio di chat pubblicato dal sindaco Bandecchi in consiglio comunale. Il sindaco ha violato la privacy e lui penso che lo sappia abbastanza bene. Poi ha anche usato parole offensive nei miei confronti, senza che io l’avessi mai attaccato. Forse il ricorso al Tar che ho appena vinto nei giorni scorsi gli ha messo addosso un po’ di agitazione». Vedremo gli sviluppi.