Una folla commossa si è stretta nel più sentito degli abbracci, lunedì pomeriggio, ai familiari di Daniele Capitanucci, il 50enne ternano che all’alba di sabato ha perso la vita in un incidente stradale a Casteldilago (Arrone).
Davvero tanti coloro che hanno partecipato ai funerali dell’operaio della Ilserv, celebrati nella chiesa di San Gabriele a Terni. Amici, colleghi, conoscenti, e fra loro tanti bikers – in testa i ‘suoi’ Runners Terni – che hanno condiviso con lui la passione per le due ruote. Ma soprattutto la spensieratezza, la libertà, l’amicizia e la gioia che lo stare insieme dona.
E lo ‘stare insieme’, arricchito da un’umanità sincera e autentica, era uno dei tratti forti di Daniele, che hanno reso ancor più sincero il ricordo commosso di chi lo ha salutato, lunedì, per l’ultima volta. Nella sua omelia, don Ioan – di fronte al profondo dolore per la perdita – ha esortato tutti a «non avere paura. Non perché tutto passa in fretta, ma perché ogni istante della vita ha un senso. A Daniele, che qui da giovane ha visuto l’esperienza dello scoutismo, diciamo ‘buona strada’. Lo auguriamo a lui, a tutti noi. Grazie per tutto Daniele».
Toccanti i ricordi e le testimonianze nella chiesa gremita e che non è riuscita a contenere tutti. Poi l’ultimo saluto sul sagrato, sulle note di The Sound of Silence’, e un applauso che ha unito chi c’era, nel ricordo di un amico volato in cielo troppo presto.