Terni, in via Castello c’è il nuovo sportello sociale dello Spi Cgil

L’inaugurazione nella mattinata di giovedì: «Risposta alla crescente solitudine»

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Nuovo sportello sociale dello Spi Cgil a Terni, giovedì mattina l’inaugurazione in via Castello per «dare risposte ai bisogni delle persone». Protagonista anche Stefano Landini dello Spi nazionale.

Via libera

Si tratta di un nuovo spazio «in cui cercare le risposte ai crescenti bisogni che spesso non trovano soluzione negli uffici amministrativi pubblici. Pensato soprattutto, ma non solo, per la popolazione anziana over 65, dove trovare consigli, assistenza, o anche semplicemente una risposta alla crescente solitudine». Si troval civico 47 di via Castello: ospiterà lo sportello sociale del sindacato pensionati, l’Auser (associazione per l’invecchiamento attivo) e il Sunia (sindacato degli inquilini e assegnatari di edilizia pubblica). A tagliare il nastro il segretario generale dello Spi Cgil di Terni, Attilio Romanelli, quello dello Spi regionale, Andrea Farinelli, Claudio Cipolla, segretario della Camera del lavoro di Terni, e Stefano Landini, segretario e responsabile organizzativo dello Spi Cgil nazionale. «Vogliamo aiutare – è stato specificato da Romanelli – le persone ad uscire dall’isolamento e a fare fronte alle tante criticità che investono la vita quotidiana, dall’abitare, alla salute dalle difficoltà di accesso ai servizi, fino al tempo libero e alla socialità. Qui le persone potranno trovare prima di tutto ascolto e poi informazioni e assistenza, in rapporto diretto con le altre articolazioni della Cgil, con il patronato Inca, il Caaf, l’ufficio vertenze e tutte le associazioni convenzionate. Il tutto in modo assolutamente gratuito». Per Landini «questa inaugurazione non è affatto un atto formale o burocratico perché ogni volta che si apre una nuova sede sul territorio si rafforza il legame tra la nostra organizzazione e le persone. Lo Spi Cgil ha 1.500 leghe e 2.700 sedi dislocate su tutto il territorio nazionale, una presenza capillare che ci rende un punto di riferimento per le persone anziane e per le cittadine e i cittadini che esprimono dei bisogni individuali e collettivi».

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