di S.F.
Sospensione della frequenza della scuola di appartenenza per non aver seguito gli adempimenti vaccinali previsti dal decreto legge del giugno 2017 sulle ‘disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione dei farmaci’. Chi lo ha deciso? Il Comune di Terni dopo quanto accaduto dallo scorso 8 aprile 2024. Il Covid nulla c’entra, si parla delle vaccinazioni ‘base’.
Passo indietro. Con una pec di aprile la Usl Umbria 2 ha fatto notare al Comune che, nell’ambito delle verifiche dei bimbi iscritti ai servizi educativi comunali nell’anno scolastico 2023-2024, c’erano alcuni piccoli in «situazione di non regolarità ». Immediato il sollecito nei confronti dei genitori dei bimbi inadempienti per sanare il tutto. Risultato? «La raccomandata è tornata al mittente per ‘compiuta giacenza’ e che pertanto non c’è stato riscontro». E l’articolo 3 della legge citata sopra è chiara in questi casi: è requisito di accesso per i Sec e le scuole dell’infanzia. Quindi?
Il Comune ha sospeso la frequenza per i bimbi interessati – ovviamente per questione di privacy non è indicato alcun dato sensibile – a partire dall’11 settembre 2024. «I bambini in oggetto rimangono iscritti alla scuola di appartenenza e saranno riammessi alla frequenza ad avvenuta regolarizzazione della situazione vaccinale», viene specificato nel documento firmato dal dirigente Francesco Saverio Vista. Da quanto appreso le posizioni interessate sono tutte in fase di regolarizzazione. La responsabile del procedimento è la funzionaria Laura Del Re. In caso di scuola dell’obbligo si procede con una sanzione. Non leggera.